Lo spettacolo ricorda gli eventi della Grande Guerra prendendo spunto dalle lettere o dai brani di diari dei soldati, tratti in gran parte dal libro «Diari 1915-1918. Dal cortile alla trincea», di Tonino Zana.
L’iniziativa è di Francesco Tomasoni e Marco Manni. Il narratore è «Tunì ’l pustì», che qualche anziano ricorda ancora. In dialetto fa da collante delle storie raccontate da gente semplice, coinvolta direttamente nella tragica esperienza delle trincee.
Vengono raccontati i drammi, la rassegnazione, gli amori, il tutto fino a concludere con il momento della tanto desiderata pace, col ritorno a casa.
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