Si alza il velo sui Graduali di Salò, restaurati e digitalizzati

SALÒ – Si alza il velo sui graduali restaurati di Salò. Appuntamento venerdì 9 alla 17 nella Sala dei Provveditori, per la presentazione pubblica del progetto «I Graduali del Museo di Salò: un bene da riscoprire», e quindi, alle 18, al MuSa, per l’inaugurazione.

I quattro libri Graduali miniati salodiani costituiscono una parte importante del tesoro del Duomo di Salò. Si tratta di volumi giunti nella città gardesana a metà Quattrocento.

Essi contengono codici miniati che, dal punto di vista stilistico, mostrano una provenienza veronese e una vicinanza alla produzione miniatoria di fine Trecento.

Fino ad ora, però, nessuno era riuscito a confermare provenienza, datazione o l’attribuzione a precisi artisti.

Ci ha provato il progetto realizzato dal MuSa grazie al contributo della Fondazione della Comunità Bresciana, un itinerario di ricerca tra arte e scienza.

«Si tratta, infatti, di una ricerca artistica affrontata in modo pluridisciplinare – spiega Giordano Bruno Guerri, direttore del museo salodiano – grazie a una proficua collaborazione tra il MuSa e l’Università di Padova. La perfetta sinergia tra professionisti, ricercatori e restauratori, ha permesso di scavare nella storia dei meravigliosi codici miniati come mai prima, rilevando aspetti preziosi e assolutamente inediti, come l’incredibile attribuzione della committenza alla famiglia dei Della Scala di Verona. Alla ricerca – continua Guerri – è stato affiancato il paziente lavoro di restauro di tre dei quattro volumi e, a restauro ultimato, la digitalizzazione di ogni singola pagina.

Dunque – conclude Guerri – la ricerca non si è fermata alla fase di studio, prioritaria per la comunità scientifica e per gli stessi Graduali, ma è diventata strumento per la valorizzazione di questo enorme patrimonio a favore dell’intera comunità. Da oggi chiunque potrà sfogliare digitalmente i codici, stupirsi dinnanzi alla maestria dei miniatori, godere di un trionfo di colori e di immagini senza tempo».

 

L’importante progetto sui Graduali sarà presentato al pubblico venerdì 9 novembre alle ore 17 nella Sala dei Provveditori del Comune di Salò. L’impegno del Sindaco, Giampiero Cipani, e del Presidente della Fondazione Opera Pia e Carità Laicale e Istituto Lodroniano e Direttore Generale del MuSa, Giordano Bruno Guerri prosegue infatti sul binario della riscoperta dei tesori salodiani: ancora una volta il MuSa si riconferma attento alle esigenze della valorizzazione di quei beni che sono simbolo della grandezza di Salò nel mondo.

Introdurrà la serata l’Assessore all’Autonomia e Cultura della Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli, cui seguiranno gli interventi del Sindaco, del Direttore Generale e del consigliere della Fondazione della Comunità Bresciana Pierangelo Guizzi. La descrizione del progetto verrà invece affidata a Federica Bolpagni, per gli aspetti storico artistici, e ad Alfonso Zoleo, per quelli prettamente scientifici.

I Graduali pergamenacei, che contengono le notazioni musicali dei canti della Messa per l’intero anno liturgico, furono acquistati dal Comune di Salò nel 1448 al fine di costituire un primo nucleo del Tesoro del Duomo. Realizzati in ambito veronese alla fine del XIV secolo, questi straordinari volumi mostrano affinità con la miniatura legata alla committenza dei Della Scala e contengono splendide iniziali miniate e fregi con decorazioni fogliacee.

La ricerca

Il progetto, curato da Federica Bolpagni e caratterizzato da una collaborazione tra il MuSa e l’Università degli Studi di Padova, ha comportato una ricerca storico-artistica, svolta da Federica Bolpagni con la supervisione di Federica Toniolo (docente presso il dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova), una serie di indagini scientifiche di tipo spettrografico sui pigmenti delle miniature, realizzate da Alfonso Zoleo, Renzo Bertoncello e Cecilia Rossi (dipartimento di Scienze Chimiche della medesima Università), una campagna fotografica multispettrale, compiuta da Rita Deiana (responsabile del Centro Interdipartimentale di ricerca, studio e conservazione dei Beni Archeologici, architettonici e storico-artistici dell’Università degli Studi di Padova).

L’approccio integrato dello studio ha permesso di raggiungere rilevanti risultati di ricerca, tra i quali spicca l’individuazione dello stemma scaligero che si è rivelato in un medaglione abraso posto in una delle pagine iniziali dei Graduali; inoltre ha consentito di aprire nuovi percorsi di indagine. Le risultanze del lavoro sono state esposte in un volume che sarà presentato nel corso della serata.

Il progetto è stato completato dal restauro di tre dei quattro volumi, effettuato da Melania Zanetti dello studio Res di Padova, e dalla digitalizzazione completa delle pagine dei manoscritti: adesso interamente visionabili dal pubblico grazie ad una postazione con video touchscreen allestita appositamente presso il museo.

I preziosi Graduali, dunque, non saranno più visibili attraverso una vetrina di sicurezza, ma liberamente consultabili da tutti. E questa è una grande conquista del MuSa, del Comune di Salò e dell’intera cultura italiana.

Alle ore 18 è previsto lo spostamento al MuSa per ammirare i capolavori restaurati.

La serata sarà conclusa con un brindisi di saluto.

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