Si tratta di una donna e di un suo conoscente, italiani, che utilizzavano il pass invalidi di un’anziana per cui aveva la donna aveva lavorato come badante. Peccato che l’intestataria del contrassegno fosse deceduta da più di due anni.
La vicenda è emersa durante un controllo della sosta da parte della Polizia locale di Salò, che ha coinvolto l’ufficio di Gardone Riviera, Comune che aveva emesso il contrassegno.
Alla responsabile dell’ufficio gardonese, l’agente Nunzia Imbriaco, non c’è voluto molto per scoprire che quel permesso era intestato a una gardonese deceduta da più di due anni e che, dopo la scomparsa dell’intestataria, non era mai stato restituito.
Gli agenti hanno così atteso il conducente dell’auto, un uomo che, messo alle strette, ha consegnato il pass ai vigili. Si è poi appurato che il contrassegno risultava ancora nelle disponibilità dell’ex badante della titolare, che in questa circostanza lo aveva evidentemente prestato ad un conoscente.
I due sono stati denunciati a piede libero con le seguenti ipotesi di reato: appropriazione indebita, truffa e sostituzione di persona.
Tra le tante furberie che si possono mettere in atto quello dell’utilizzo illecito del contrassegno destinato alle persone con invalidità risulta tra le peggiori, perché realizza un abuso rispetto ad una tutela di una fascia di persone deboli.
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