Il Corpo di polizia locale intercomunale Alto Garda e Ledro in collaborazione con la Tenenza di Guardia di Finanza e la Compagnia dei Carabinieri di Riva del Garda, la Comunità Alto Garda e Ledro e i suoi sette Comuni ha organizzato per il periodo delle festività un’azione di informazione e sensibilizzazione sui giochi pirotecnici.
L’utilizzo di petardi e fuochi d’artificio è causa ogni anno di incidenti anche gravi che spesso coinvolgono minori, il cui esito sono spesso menomazioni gravi e irreversibili. Il decreto legislativo 123 del 2015 prevede per chi (rivenditori, genitori e ogni altro adulto) affidi ai minori di 18 anni giochi pirotecnici della categoria UE F2 (che sono molto più diffusi di quanto si pensi, ad esempio i petardi flash tipo «Magnum», «Super Vampiro», “Raudo», “Mini Cicciolo» e «Fire Stars») sanzioni molto pesanti, ovvero l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 20 mila a 200 mila euro.
Per tutto questo il Corpo di polizia locale intercomunale Alto Garda e Ledro in collaborazione con la Tenenza di Guardia di Finanza e la Compagnia dei Carabinieri di Riva del Garda, la Comunità di Valle Alto Garda e Ledro e i suoi sette Comuni (Arco, Drena, Dro, Ledro, Nago-Torbole, Riva del Garda e Tenno) ha organizzato per il periodo natalizio e di Capodanno un’azione di informazione e sensibilizzazione incentrata su una locandina (nella foto in basso) e un depliant dal titolo «fuochi d’artificio e petardi, quali rischi?» (disponibile al download qui), che saranno distribuiti in Comunità, nei Comuni, nelle scuole e dai rivenditori di materiale pirotecnico (compresi tabaccherie e supermercati), alla quale farà seguito una campagna di controllo e repressione, anche con l’utilizzo di agenti in borghese.
Posto che i giochi pirotecnici non autorizzati sono sempre vietati (quelli autorizzati devono avere sulla confezione un’etichetta con riportati il fabbricante, il nome e il tipo dell’articolo, il numero di registrazione e di prodotto, di lotto o di serie, i limiti di età e le altre condizioni per la vendita, la categoria pertinente e le istruzioni per l’uso con l’indicazione della distanza minima da mantenere una volta acceso, il contenuto esplosivo netto NEC e la marcatura CE), è bene chiarire che i giochi pirotecnici di libera vendita possono essere acquistati solo da chi ha più di 14 anni.
L’articolo 33 del decreto legislativo 123/2015 stabilisce che «salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque vende fuochi artificiali o altri prodotti pirotecnici a minori di anni 14 è punito con l’arresto da tre mesi a un anno e con l’ammenda da 2000 a 20 mila euro». Per i prodotti della categoria UE F2 (riportata sul retro delle confezioni) è vietata la vendita ai minori di 18 anni; in questo caso il decreto legislativo 123/2015 prevede «salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque vende o comunque consegna fuochi d’artificio della categoria F2 e articoli pirotecnici delle categorie T1 e P1 a minori di anni 18 o fuochi d’artificio della categoria F3 in violazione degli obblighi d’identificazione e registrazione (…) è punito con l’arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da 20 mila a 200 mila euro». A tutto questo si aggiunge la normativa dei Comuni, i quali in modo diverso pongono ampie limitazioni all’utilizzo di materiale pirotecnico, anche in considerazione dei danni che arrecano agli animali domestici.
La raccomandazione è quindi in via preliminare a non acquistare mai giochi pirotecnici non autorizzati, ai minori di 14 anni a non utilizzare nessun gioco pirotecnico (e ai loro genitori a vigilare perché questo non accada), e ai minori con più di 14 anni ad acquistare e a utilizzare solo quelli consentiti (e ai loro genitori a vigilare in merito). Va da sé che i rivenditori sono tenuti ad accertare l’età dei ragazzi e ad attenersi ai divieti.
Altra raccomandazione: se un gioco pirotecnico non si accende al primo colpo, non ritentare e buttarlo. Inoltre, i giochi pirotecnici vanno usati all’aperto, lontano dalle persone e da materiali infiammabili; non vanno raccolti quelli non esplosi trovati per strada, perché pericolosissimi, non vanno manipolati o accorpati (rischiano di scoppiare in maniera anomala); occorre allontanarsi quando la miccia è stata accesa; non vanno lanciati contro le persone, gli animali, i veicoli, gli edifici; occorre leggere attentamente le istruzioni d’uso riportate sull’etichetta o i fogli illustrativi che accompagnano il prodotto; serve attenzione anche agli abiti indossati (mai indossare indumenti in pile o fibra sintetica perché facilmente infiammabili).
L’uso improprio o imprudente dei fuochi d’artificio, di qualunque tipo, è causa ogni anno di tantissimi incidenti, le cui conseguenze, spesso pesantissime, sono in particolare le ustioni (anche gravi), la perdita dell’uso delle dita, delle mani, della vista e anche a lesioni più gravi.
L’azione di sensibilizzazione è stata presentata alla stampa nella mattina di martedì 11 dicembre nella sede della Comunità di Valle a Riva del Garda, presenti per la polizia locale l’ispettore Fabrizio Demartin, per la Tenenza della Guardia di Finanza il capitano Elena D’Onofrio, per la Compagnia dei Carabinieri il capitano Marcello Capodiferro, per la Comunità di Valle il presidente Mauro Malfer, per i Comuni il sindaco Alessandro Betta (Arco), il sindaco Tarcisio Michelotti (Drena), l’assessore Giovanni Ferrari (Dro), il sindaco Gianni Morandi (Nago-Torbole), l’assessore Alessio Zanoni (Riva del Garda) e l’assessora Giancarla Tognoni (Tenno).
«Il nostro obiettivo è raggiungere la più ampia platea possibile –ha detto il capitano della Guardia di Finanza D’Onofrio– così da sollecitare la cittadinanza a comportamenti corretti e da evitare il rischio di incidenti. Ci auguriamo anche che i controlli non diano risultato, ma se così non sarà agiremo di conseguenza. Le sanzioni sono molto pesanti, in considerazione degli alti rischi e delle sofferenze che si vogliono evitare».
«Ci appelliamo a tutti perché siano osservate tutte le indicazioni di legge –ha detto l’ispettore Demartin– e faremo in modo che l’informazione raggiunga tutti, anche con un’azione mirata nelle scuole. Dopo scatterà l’azione di controllo, in particolare verificheremo che i rivenditori non cedano materiale pirotecnico ai minori; i contravventori saranno segnalati alla Procura con una notizia di reato».
«La nostra azione avverrà in due fasi –ha detto il capitano dei Carabinieri Capodiferro– cioè l’informazione, per la quale abbiamo organizzato la stampa e la diffusione del materiale informativo, con la preziosa collaborazione della Comunità di Valle e di tutti i Comuni; quello che ci auguriamo è che la successiva azione di controllo e di repressione si riveli inutile, e ancora di più che non saremo costretti a occuparci di una fase successiva: le indagini a seguito di incidenti».
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