Più di 1,2 milioni di visitatori, oltre 13.800 espositori, 764mila metri quadrati di aree e stand venduti, 68 manifestazioni organizzate, di cui 52 in Italia e 16 all’estero in 11 nazioni, e un fatturato a livello di gruppo pari ad 86 milioni di euro, con un margine operativo lordo dell’11,2 per cento. Questi i dati di Veronafiere del 2017.
Punto di forza di Veronafiere è l’essere il primo organizzatore diretto di manifestazioni in Italia e proprietario di quasi la totalità delle rassegne in calendario da cui genera più dell’85% del fatturato. Questi sono i numeri con cui Veronafiere ha chiuso il 2017, confermandosi tra le più importanti piattaforme di promozione internazionale per il business di aziende ed operatori.
Veronafiere risulta essere, infatti, tra le 40 fiere più rilevanti al mondo, 12^ in Europa per superficie espositiva e 13^ per numero di visitatori.
Vinitaly, Marmomac, Fieragricola, Fieracavalli, Samoter, Sol&Agrifood ed Enolitech sono soltanto alcuni dei prodotti fieristici di successo nel portafoglio di Veronafiere, con un focus particolare sulle filiere del wine e dell’agroalimentare, ma anche del marmo e delle macchine per costruzioni.
Una vocazione specifica che non ha impedito negli anni di diversificare l’offerta, ampliandola ad altri comparti quali il riscaldamento a biomasse legnose (Progetto Fuoco), le moto custom (MotorBikeExpo), le biciclette (CosmoBike Show), senza dimenticare il mondo dell’arte (ArtVerona Project Fair), la scuola e la formazione (Job & Orienta) o l’industria biomedicale (Innovabiomed).
A questo si aggiunge l’attività congressuale gestita da Veronafiere nei propri spazi dedicati che nel 2017 ha registrato 384 eventi con quasi 95 mila partecipanti.
L’operatività di Veronafiere è da sempre fortemente proiettata sul presidio dei mercati mondiali, consolidati ed emergenti, attraverso una rete di 60 delegati esteri, una Società creata appositamente, Veronafiere do Brasil, un ufficio permanente a Shangai ed uno a Il Cairo, e le proprie rassegne globali – prima fra tutte quelle del tour di Vinitaly International – che coprono Stati Uniti, Brasile, Russia, Cina, Nord Africa, Medio Oriente e Australia.
Lo sviluppo strategico di Veronafiere, rafforzato dalla trasformazione in Spa e da un importante progetto di digital transformation, consente di consolidare la leadership nei mercati di riferimento, sia in Italia che all’estero.
In questa direzione va, ad esempio, il debutto di Vinitaly in Brasile con Wine South America, il nuovo salone dedicato al settore vitivinicolo.
Altri driver di crescita individuati nel Piano Industriale di Veronafiere sono: l’innovazione dei prodotti e dei processi, il potenziamento dei servizi per espositori e visitatori, nonchè il miglioramento dell’attrattività del quartiere fieristico.
Lo strumento degli accordi e delle acquisizioni occupa un altro capitolo importante negli orizzonti di Veronafiere che nel 2017, insieme a Fiere di Parma, ha dato vita alla Newco VPE, Verona Parma Exhibitions.
Nel gennaio 2018 VPE è entrata al 50% nel capitale di “Bellavita Expo”, società inglese operante nel trade show del settore agroalimentare made in Italy nel Regno Unito, Olanda, Polonia, Stati Uniti, Canada, Messico e Thailandia.
Veronafiere ha scelto di sviluppare un modello di business sempre più virtuoso e sostenibile a livello ambientale. È infatti la prima fiera in Italia ad aver ricevuto la certificazione ISO 50001 e ad avere allestimenti eco-certificati in alluminio e tessuto riciclabili al 100 per cento.
Produce energia pulita da oltre 2mila metri quadri di pannelli fotovoltaici installati sui tetti dei padiglioni ed è tra le prime società fieristiche in Europa per il riciclaggio dei rifiuti prodotti durante le manifestazioni, con una quota che supera il 70% del totale.
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