Niente trasferta in Arabia Saudita e niente finale di Supercoppa per i tifosi rossoneri del Garda bresciano. Per la prima volta lo storico Milan Club di Toscolano Maderno, presieduto da Giulio Apollonio, non seguirà la squadra durante una finale.
La decisione è stata resa nota da Maria Luisa Garatti, dirigente del club e tifosa sfegatata.
La trasferta, come sempre, era già in programma ma i mille paletti imposti sull’accesso delle donne allo stadio King Abdullah Sport City di Gedda hanno fatto cambiare decisione al club.
«Hanno concesso che le donne sole possano assistere alla partita – ha dichiarato al Corriere della Sera Maria Luisa Garatti – ma rimane il fatto che dovrei comunque guardarla da un recinto, lontana dai miei amici, con i quali non potrei cantare, fare il tifo e reggere lo striscione del nostro club. Mi fa male questa segregazione in settori separati e mi fa male che il calcio italiano la accetti».
Questa sera dunque, niente trasferta. Per la prima volta dal 1970, in occasione di una finale in cui giocano i rossoneri, al seguito del Milan non ci saranno i tifosi del Garda bresciano.
La partita ci sarà comunque, il vincitore sarà sugli allori, i giornali ne parleranno, i tifosi gioiranno o si dispereranno. In ogni caso, sarà il trionfo dell’ipocrisia come ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò, «sarà il trionfo dell’ipocrisia».
Intanto i prossimi Mondiali si terranno in Qatar, un paese che ha leggi anche più restrittive dell’Arabia Saudita. E’ il calcio moderno, inginocchiato davanti al dio denaro.
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