Taglio del nastro per il nuovo istituto alberghiero di Gardone Riviera
Il nuovo edificio è stato costruito si 3mila mq di area ceduta alla Provincia di Brescia dal Comune di Gardone Riviera tramite accordo di programma siglato nel 2009 dall’allora presidente Alberto Cavalli, ma della nuova scuola si iniziò a parlare già nel 2004.
Ci sono voluti quindici anni e quattro Amministrazioni provinciali per arrivare al taglio del nastro. L’operazione era partita con l’allora presidente provinciale Alberto Cavalli, ma l’appalto fu avviato, dopo un lungo stop per mancanza di fondi, solo nel 2014, quando in Broletto c’era il presidente Daniele Molgora, presente ieri all’inaugurazione.
Il nuovo plesso dell’istituto alberghiero «Caterina de’ Medici» è stato poi costruito durante l’amministrazione di Pier Luigi Mottinelli e ieri il nastro inaugurale è stato tagliato dal presidente in carica, Samuele Alghisi.
L’intervento è stato caratterizzato da lungaggini burocratiche, ritardi, ditte appaltatrici inadempienti e altre vicissitudini che hanno dilatato a dismisura i tempi di realizzazione dell’opera, mettendo a dura prova la pazienza del Comune, dei docenti e dei ragazzi (gli iscritti sono 360), che fino a dicembre, prima del trasloco effettuato durante le vacanze di Natale, facevano lezione in un plesso fuori norma (fu costruito negli anni Settanta con materiali contenenti amianto).
Al contrario di quello nuovo, frutto di un investimento di 4 milioni e 490mila euro: «È la prima scuola del nord Italia – dice Alghisi – dotata di isolatori e smorzatori sismici». L’edificio poggia su strutture in grado di assorbire qualsiasi scossa.
La scuola, classe energetica A, è distribuita su quattro piani (4.500 mq complessivi) e conta 18 aule, due laboratori cucina-sala bar, due laboratori di informatica e spazi amministrativi.
«Quando si inaugura una scuola – ha detto Alghisi – si consegna alla comunità un bene prezioso».
Il dirigente scolastico, Venceslao Boselli, non può che essere d’accordo: «Sul Garda l‘istituto alberghiero dovrebbe essere nel cuore e nella testa di ogni amministratore, perché una scuola come questa fa vincere le sfide del turismo e dell’ospitalità».
Lo sa bene l’Amministrazione di Gardone Riviera, che ha sostenuto con convinzione l’operazione, mettendo a disposizione il terreno e finanziando lo spostamento della serra comunale che vi si trovava prima, ma anche facendosi carico, pur di vedere l’opera finalmente finita, delle sistemazioni esterne.
Quale destino per la vecchia scuola? Ora Comune e Provincia, rispettivamente proprietario e gestore, dovranno pensare all’utilizzo del vecchio plesso. Il sindaco Andrea Cipani ha le idee chiare: «Dopo le necessarie bonifiche, ci auguriamo di poterne lasciare una parte in utilizzo alla scuola». Si tratta dell’ala ovest, con la reception, le cucine e il salone ristorante, strutture indispensabili per garantire un futuro roseo allo storico istituto professionale, attivo a Gardone dal 1961.
L’Istituto“Caterina de’ Medici” nasce nel 1961, a Gardone Riviera, sulla sponda bresciana del lago di Garda. per rispondere alla richiesta di personale qualificato del settore alberghiero. Tutti gli istituti alberghieri attualmente operanti in provincia di Brescia sono nati come sedi staccate dell’istituto di Gardone Riviera e in seguito sono diventati autonomi.
Unica eccezione la sede di Desenzano del Garda, nata nel 1979, ancora legata all’istituto originario.
Oggi la scuola conta più di 1000 iscritti fra le due sedi e costituisce un punto di riferimento professionale e culturale per il territorio, che comprende tutta la sponda bresciana del lago di Garda e una larga fascia di comuni limitrofi.
Dopo un biennio comune la scuola offre la possibilità di seguire corsi triennali che portano al diploma statale: Enogastronomia, Servizi di sala e vendita, Accoglienza turistica e Prodotti dolciari. Durante il triennio di specializzazione gli alunni svolgono 400 ore di alternanza scuola-lavoro in aziende locali del territorio, in aziende turistico-ristorative italiane o in strutture all’estero. Ogni anno circa 600 studenti delle classi terza, quarta e quinta fanno esperienze di alternanza in aziende del territorio, in realtà italiane o all’estero.