Trecento stelle nel firmamento della Canottieri
SALÒ – Si è chiusa con successo la campagna di raccolta fondi «Il tuo nome nella storia della Canottieri… per sempre». Raccolti più di 100mila euro grazie a tante persone che hanno deciso di sposare gli ideali dello storico club.
Più di trecento stelle brillano nel firmamento della storica Società Canottieri Garda. Le hanno acquistate i sostenitori che hanno risposto, in massa, all’appello lanciato dal club sportivo salodiano, che nel 2017, dopo aver coronato il sogno dell’acquisto della sede sociale grazie a un investimento di un milione di euro, aveva lanciato la campagna di raccolta fondi «Il tuo nome nella storia della Canottieri… per sempre», offrendo la possibilità di imprimere il proprio nome su una delle numerose stelle (il simbolo della Canottieri) che saranno incastonate nella nuova pavimentazione all’ingresso della sede, in occasione dei lavori di riqualificazione che inizieranno in primavera.
Un’opportunità unica, per chi ama lo sport e condivide i valori che la Canottieri promuove da più di un secolo, di testimoniare con un gesto concreto la propria vicinanza al club.
La campagna si è chiusa con successo. «Abbiamo raccolto più di 100mila euro, 107.100 per la precisione – annuncia il presidente Marco Maroni – che in parte serviranno per la riqualificazione dell’ingresso e in parte per sostenere le spese per l’acquisto della sede».
È stata, dunque, una bella di gara di solidarietà, che ha dimostrato quanto sia radicata e amata a Salò questa associazione che promuove la pratica sportiva dal 1891 (prima canottaggio, poi nuoto e vela, più di recente anche triathlon e tennis).
«L’obiettivo – aggiunge Maroni – era proprio questo: risvegliare l’orgoglio di appartenenza al circolo, fare comunità, ribadire quei valori che promuoviamo ogni giorno tra i nostri ragazzi».
All’appello della Canottieri hanno risposto in tanti, non solo coloro che oggi frequentano il club, punto di riferimento per tanti giovani e famiglie, ma anche ex atleti o ex soci, che in qualche modo sono rimasti legati a questa realtà e ne conservano un buon ricordo. In molti hanno pensato di dedicare stelle a chi non c’è più, magari ai propri genitori, o a chi è appena nato. Hanno adottato stelle non solo privati cittadini, ma anche aziende, associazioni ed enti, come il Comune di Salò.
«Siamo soddisfatti. Chi ha aderito – conclude il presidente Maroni – ha sposato lo spirito della nostra iniziativa e del nostro operato».
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