#CambiamoAria. A Lonato si parla di aria, cave, depurazione, territorio
LONATO - Cosa sappiamo dell'inquinamento che respiriamo? Quale recupero sostenibile delle cave di estrazione? Quale futuro per la depurazione del Garda? A questi e ad altri interrogativi si cercherà di risponde sabato 2 a Lonato.
L’associazione civica culturale Progetto Lonato lo scorso novembre 2018 ha avviato una campagna di sensibilizzazione costante sui social network, basata sulla diffusione dei dati di ARPA Lombardia sulla qualità dell’aria e dell’ambiente con uno sguardo più attento verso Lonato del Garda.
Il gruppo civico, ogni giorno in cui sono stati sforati i limiti di legge sulla qualità dell’aria, ha pubblicato locandine che correlavano le condizioni di scarsa qualità dell’aria con commenti sugli effetti nefasti sulla salute umana, nel tentativo di “risvegliare” i cittadini circa il rischio silenzioso e non valutabile che corrono ogni giorno nel vivere a stretto contatto con l’inquinamento.
In questi ultimi mesi la questione ambientale di Lonato è emersa anche a livello nazionale in tutta la sua gravità, vista la presenza di numerosi siti dichiarati contaminati da Regione Lombardia, i continui miasmi che rendono la vita difficile in molte porzioni del territorio a cui si aggiunge lo spandimento incontrollato dei gessi di defecazione sui terreni agricoli.
La situazione è stata più volte segnalata dal gruppo consiliare che fa riferimento all’associazione civica Progetto Lonato – per impegnare maggiormente la politica e l’Amministrazione comunale – e impegnando direttamente anche il NOE dei Carabinieri sull’odore di ferro che aveva colpito il centro storico.
Oltre a queste tematiche già sufficientemente gravi si aggiunge anche una questione a più ampia scala che in questi giorni è resa particolarmente grave dalle condizioni metereologiche. Da molti decenni, ormai, tutta la Pianura Padana è diventata una delle aree a maggior tasso di inquinamento d’aria dell’intera Europa, nella totale ignoranza della popolazione residente e nel completo disinteresse delle classi dirigenti di qualsiasi livello.
Ma quali sono le reali conoscenze che ciascuno di noi ha in materia? Come si può monitorare costantemente l’aria che respiriamo? Quali esempi abbiamo per il recupero sostenibile delle cave di estrazione? Quale futuro per la depurazione del Garda? Perché tutte le cose fatte bene partono da una buona pianificazione territoriale?
A questi e ad altri interrogativi si cercherà di risponde nel corso dell’evento “#CambiamoAria – Aria, cave, depurazione, territorio” , in programma dalle ore 17 alle 19 di sabato 2 marzo, presso la Sala degli Specchi in biblioteca di Lonato (Via Zambelli).
L’appuntamento, a cura di Progetto Lonato e dell’arch. Sigurtà, vedrà la presenza dell’onorevole Rossella Muroni (già presidente nazionale Legambiente), Paolo Ghirardi, Cristiano Bignotti, Enrico Rizzi di Legambiente Castiglione d/S, di Gianuigi Fondra (già assessore all’Ambiente e Cave Città di Brescia), di Davide Comaglio (Sindaco di Muscoline), di Giovanni Cigognetti (architetto, paesaggista, pianificatore).
La formula adottata sarà un’alternanza tra momenti di divulgazione scientifica condotti da esperti in materia e focus culturali legati a esperienze concrete, grazie anche alla presenza dei volontari di Legambiente Castiglione che mostreranno i risultati dei rilevamenti della qualità dell’aria di Castiglione grazie a un’apparecchiatura costruita con l’aiuto dei ragazzi dell’ITIS Cerebotani di Lonato del Garda; strumento che viene spostato di settimana in settimana e ospitato in varie zone del paese.
All’evento interverranno anche numerose associazioni del territorio, tra le quali Comitato Campagnoli, Comitato Cittadini Calcinato, CAT, Alleanza per lo sviluppo sostenibile del Garda.
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