Aperta la galleria Adige-Garda per la manutenzione ordinaria obbligatoria
MORI - Aperta oggi, martedì 12, la galleria Adige-Garda. Si è trattato di un normale intervento di manutenzione del canale scolmatore artificiale che scorre in galleria per 10 chilometri.
La galleria era stata aperta lo scorso ottobre (leggi qui) in occasione di una piena dell’Adige che minacciava Verona, per alleggerire la portata del fiume e salvare il veronese.
Oggi, martedì 12, l’apertura per le manutenzioni obbligatorie. Già mercoledì 13 la chiusura. in uscita solo 5 metri cubi d’acqua al secondo.
Apertura straordinaria della galleria Adige-Garda #gardaoutdoorsVideo by Residence Toblini – Torbole sul Garda (Official) – Toblini.com
Gepostet von Garda-outdoors am Dienstag, 12. März 2019
L’idea della galleria tra l’Adige e il Garda affonda le radici nel ‘700. Durante il 1800 l’Impero austroungarico interviene sul corso del fiume Adige e sui suoi affluenti, in particolare togliendo sei grosse anse nella Vallagarina, facendo così in modo di far smaltire più velocemente le eventuali piene ed evitando di costruire ponti.
E’ attorno agli anni ’20 del 900 che ci si rese conto che questa aumentata velocità poteva creare grossi problemi a Verona ed alle località della provincia di Rovigo toccate dall’Adige. Si cominciò quindi a pensare di alleggerire la portata del fiume deviandone una parte nel lago di Garda. Le località prescelte furono due e cioè la stretta di Ceraino, che dista dal Garda solo 8 chilometri con un dislivello di appena 30 metri e Ravazzone di Mori, che dista quasi 10 chilometri con un dislivello di 100 metri.
Proprio questo dato del dislivello fece pendere la scelta su Mori e finalmente nel 1939 iniziarono i lavori, che però furono sospesi nel 1943 durante la seconda guerra mondiale. I lavori ripresero nel 1954 e si conclusero nel 1959. La galleria fu utilizzata 11 volte, di cui ben 9 fra il 1960 ed il 1983: la portata massima è di 500 metri cubi al secondo e fu raggiunta nel 1966 quando vennero scaricati ben 64 milioni di metri cubi nel Garda con un innalzamento del livello del lago di 17 centimetri. Nel 2000 le competenze passarono dallo Stato alla Provincia di Trento.
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