Gli insegnanti europei in visita all’impianto sperimentale di Ags a Villa Bagatta
LAZISE - A Villa Bagatta, a Lazise, un sistema dimostrativo nel quale si testa un modello innovativo di trattamento degli scaricatori di piena. L'impianto fa scuola in Europa.
Una delegazione di insegnanti provenienti da Lituania, Polonia, Portogallo e Turchia ha visitato l’impianto di Villa Bagatta, in cui Azienda Gardesana Servizi ha realizzato un impianto innovativo di trattamento dei sovrafflussi di piena.
Si tratta di docenti di scuole medie che partecipano al programma europeo Erasmus+ e al progetto “Eco friendly: practices at school” cui, per Verona, è capofila l’Istituto comprensivo Madonna di Campagna – San Michele.
La tutela e la salvaguardia delle acque è al centro del progetto cui hanno aderito varie scuole europee. Per questo gli insegnanti hanno scelto di visitare l’impianto di Villa Bagatta pensato per tutelare in maniera innovativa le acque del lago di Garda in caso di forti piogge che determinano sovrafflussi di piena dal collettore.
Infatti, le strumentazioni e i sistemi che si stanno testando danno vita a un sistema, realizzato da Ags in collaborazione con l’Università di Verona e altre istituzioni europee, che sarà poi utilizzato in tutta Europa e nelle aree balneari e idropotabili che presentano necessità di salvaguardia ambientale. Questo impianto è realizzato nell’ambito di INTCATCH HORIZON 2020, il più innovativo e avanzato progetto europeo dedicato alla gestione e alla salvaguardia dei bacini idrici.
“Come Azienda Gardesana Servizi – ha spiegato il presidente Angelo Cresco (nella foto qui sopra, con gli occhiali da sole) – siamo orgogliosi di ospitare questa delegazione di insegnanti provenienti da vari Paesi europei perché dimostra quanto sia innovativa, internazionale e all’avanguardia questa società che è partner di uno dei più importanti progetti di ricerca europei. La mission di Ags è quella di tutelare lo straordinario territorio del Garda che è bellissimo ma fragile e lo vogliamo fare utilizzando e sperimentando le migliori tecnologie che abbiamo. La delegazione di docenti può vedere all’opera questo impianto e potrà raccontare ai propri studenti le innovazioni che stiamo testando a favore dell’ambiente europeo”.
L’impianto di Villa Bagatta si avvale di un filtro dinamico, utile per separare l’eventuale parte solida dei sovrafflussi di piena da quella liquida; di un’unità a carboni attivi per la filtrazione rapida e l’adsorbimento di sostanze inquinanti e, infine, di un sistema di lampade a raggi ultravioletti per la disinfezione e l’ossidazione dei microinquinanti.
L’importanza dei test realizzati a Villa Bagatta sta anche nel numero di impianti simili presenti in Europa. Sono, infatti, migliaia gli scaricatori di piena presenti nel territorio europeo: se questa soluzione compatta dimostrasse la propria efficacia nel trattamento dei sovrafflussi, allora proprio il prototipo che si sta testando a Villa Bagatta potrebbe diventare il modello replicabile nelle città e nelle metropoli europee, grazie ai suoi spazi ridotti e alla sua efficacia. In più, potrebbe essere replicato in tutte le zone, specialmente costiere, a tutela della balneabilità dell’area, e nelle zone che insistono su corpi d’acqua particolarmente sensibili dal punto di vista ambientale o su bacini utilizzabili come riserva di acqua potabile, com’è il lago di Garda.
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