Riapre il Museo di Riva del Garda

Torna dunque visitabile la pinacoteca del museo, che oltre al nucleo storico che si dipana dal Cinquecento all’età barocca fino ai capolavori ottocenteschi di Francesco Hayez e Vincenzo Vela, offre un percorso volto a valorizzare il tema del paesaggio presente nelle collezioni del Mag, dai dipinti alla fotografia storica e contemporanea, con opere di Giuseppe Canella e Luigi Bonazza, Gabriele Basilico e Paolo Ventura, per citarne solo alcune.

La pinacoteca del Mag, Museo Alto Garda.

 

Accessibili dal 23 marzo anche le sezioni dedicate all’archeologia, dove si trovano le celebri statue stele, preziosi reperti di rilevanza internazionale risalenti all’età del rame, e alla storia, da cui emerge il passato dell’Alto Garda caratterizzato da varie dominazioni fra cui quelle scaligera, viscontea e veneziana, fino al periodo d’oro in cui Riva divenne meta turistica di ospiti illustri come Thomas Mann e Franz Kafka, per giungere agli eventi della Prima e Seconda guerra mondiale.

Irrinunciabile, per chi visita il museo, la salita al mastio, ovvero la torre principale della Rocca, da cui si dischiude un’incantevole vista della città e del lago di Garda.

Per quanto riguarda invece la programmazione espositiva del 2019, sabato 13 aprile sarà inaugurata la mostra «La forma dello sport. Architetture e imprese sportive a Riva del Garda nella prima metà del Novecento», a cura di Chiara Del Senno e Daniela Pera.

La galleria civica «Giovanni Segantini» di Arco riapre al pubblico il 5 aprile con un parziale riallestimento delle sale espositive.

www.museoaltogarda.it

La Rocca di Riva del Garda, antico castello medievale dove ha sede il MAG con le sue tre sezioni permanenti.

 

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GardaPost