Dal solaio alla vetrina, ecco il “D’Annunzio ritrovato”
GARD0NE RIVIERA - Al Vittoriale un nuovo allestimento della mostra "D'Annunzio segreto", con i tesori ritrovati nei solai della casa del poeta. Che ora offrono l'occasione per venire, o tornare, in visita nello straordinario principato del Vate.
«Abbiamo esplorato attentamente il solaio del Vittoriale – dice il presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, Giordano Bruno Guerri -, dove il poeta conservava doni e acquisti prima di decidere se e come collocarli nella sua casa. Li abbiamo messi in ordine e adesso li offriamo all’ammirazione di tutti nel nuovo allestimento della mostra permanente “D’Annunzio segreto”».
Se cercavate un motivo per venire in visita al Vittoriale, o per tornavi (che tanto le novità qui non mancano e la visita non è mai uguale a sé stessa), questo nuovo allestimento non vi deluderà.
«Nel solaio – dice il presidente Giordano Bruno Guerri – c’erano dei tesori incredibili che ora hanno trovato un allestimento fantastico», curato da Angelo Bucarelli, designer che si è occupato dell’allestimento del museo aperto nel 2010 negli spazi del sottoteatro e che ora è stato sottoposto a restyling.
La mostra allinea i feticci del Vate, portando il visitatore nel mondo nascosto della quotidianità del poeta abruzzese. Qui si ammirano centinaia di oggetti, preziosi e di uso comune, che hanno accompagnato la vita del Vate e delle sue donne, recuperati negli armadi e negli sterminati archivi del Vittoriale.
La visita propone un incontro intimo e ravvicinato col poeta, che prescinde dalla maestosa e ridondante scenografia dannunziana. Decine di oggetti che erano sepolti in magazzini e armadi, che il presidente Guerri ha salvato dall’oblio, rendendo visibile l’invisibile.
Una lunga sfilata di scarpe e stivali, i collari dei cani del poeta, gli animali più amati, oggetti che riguardano il mondo femminile, come le vestaglie, gli abiti, gli accappatoi, le scarpe, indossati dalle donne che, varcata la soglia della Prioria, dovevano smettere gli abiti “civili” e agghindarsi come piaceva al poeta.
Poi i nuovi sorprendenti oggetti recuperati dal solai: la macchina da cucire Singer usata dalle sarte dal Vittoriale per la “manutenzione” dell’immenso guardaroba di d’Annunzio, stufe d’ottone, selle da cavallo, valigie, i quadri dei precedenti proprietari della casa che d’Annunzio acquistò, trasformandola poi nel Vittoriale.
Tutto adesso recuperato e visibile nel nuovo allestimento, in uno dei musei più visitati del nord Italia, che supera i 650mila visitatori l’anno.
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