“Ogni nostra azione – dice Formentini – lascia una traccia, che rimane a lungo dopo di noi. Mi auguro che il produrre vino diventi sempre più un mezzo per tutelare luoghi, persone ed ambiente”
Come da tradizione, si è svolta oggi, nel giorno di apertura di Vinitaly, la cerimonia di consegna del Premio Angelo Betti ai “benemeriti della vitivinicoltura italiana”, che dal 1973 viene assegnato su base regionale ai grandi interpreti del mondo enologico.
A rappresentare il Veneto, Luca Formentini, titolare di Podere Selva Capuzza (Desenzano del Garda) nonché, da poco, ex Presidente del Consorzio Tutela Lugana Doc.
L’assegnazione del premio, intitolato dal 2016 ad Angelo Betti, ideatore del Salone Veronese del Vino e dei Distillati, rispetta le valutazionI degli Assessorati regionali all’agricoltura, che hanno il compito di individuare i personaggi più meritevoli che, attraverso la loro attività imprenditoriale, hanno contribuito al progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica della propria regione e, quindi, del proprio Paese.
“Sono onorato di ricevere questo premio rivolto alle personalità che si sono distinte nell’ambito della viticoltura del nostro Paese. È un traguardo raggiunto a seguito di un percorso durato sei anni alla presidenza del Consorzio Tutela Lugana DOC ed in linea con la visione produttiva di Podere Selva Capuzza”, ha dichiarato Formentini e conclude “Sono convinto che oggi il prodotto enologico di qualità non possa prescindere dalla qualità stessa del suo luogo d’origine, soprattutto in termini di sanità e rispetto dell’ambiente, attraverso un approccio alla viticoltura che sappia essere più olistico, andando oltre il biologico. Le nostre azioni lasciano sempre delle tracce che rimangono a lungo dopo di noi e, in quest’ottica, mi auguro che il produrre vino diventi sempre più un mezzo per tutelare luoghi, persone ed ambiente”.
Alla guida del Consorzio Tutela Lugana DOC dal 2013 al 2019 e al fianco del Direttore Carlo Veronese, Luca Formentini ha lavorato intensamente e diligentemente sull’ampliamento degli orizzonti promozionali, approccio che ha portato la Denominazione gardesana dagli USA al Giappone e ad ogni angolo d’Europa.
Grazie ad eventi mirati e studiati ad hoc (masterclass e degustazioni), la DOC Lugana è riuscita a trasmettere alle persone più preparate dal punto di vista enologico e professionale di ogni Paese – buyer, stampa, influencer ed opinion leader – l’espressione, la qualità e l’unicità del prodotto e del territorio. Una performance resa possibile anche attraverso la costante attività di comunicazione interna che ha dato e dà la possibilità a tutti i player della Filiera, partendo dall’uva e arrivando alla bottiglia, di essere sempre informati e aggiornati sulle migliori pratiche di viticoltura che, a loro volta, permettono una migliore resa dal punto di vista sia quantitativo sia qualitativo e sempre in armonia con l’ambiente ed il paesaggio.
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