A Desenzano due ambulatori ultraspecialistici per endometriosi e uroginecologia

DESENZANO - L’Ospedale di Desenzano si arricchisce di nuove prestazioni ambulatoriali. Attivati due ambulatori ultraspecialistici dedicati a endometriosi e uroginecologia. Il 1 giugno presso Palazzo Todeschini l’incontro pubblico “Endometriosi: il dolore pelvico, l’aspetto psicologico e la fertilità”.

Dallo scorso mese di gennaio, l’Ospedale di Desenzano si è arricchito di nuovi ambulatori che hanno permesso di ampliare l’attività potenziando in particolare l’offerta sanitaria nell’ambito delle prestazioni erogate dall’Unità Operativa Ostetricia-Ginecologia diretta dal Dr. Silvano Zaglio.

Sono infatti stati attivati due nuovi ambulatori ultraspecialistici dedicati rispettivamente alla diagnosi e cura dell’endometriosi e alla patologia uroginecologica.

Gli ambulatori, gestiti dal Dr. Nicola Amato specialista in questi due settori, offrono, a tutte le donne, una valutazione diagnostica completa, fondamentale per arrivare al corretto inquadramento clinico della patologia di cui è affetta la donna e per l’impostazione del miglior percorso terapeutico, compreso un eventuale trattamento chirurgico.

Le visite si svolgono il mercoledì mattina presso i nuovi Poliambulatori; l’accesso è tramite prenotazione da effettuare telefonicamente al n. 030.9145261 (dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 16.00).

 

Endometriosi: il dolore pelvico, l’aspetto psicologico e la fertilità

L’Unità Operativa Ostetricia-Ginecologia, unitamente all’Associazione Progetto Endometriosi ONLUS (A.P.E. Onlus) sedi di Brescia e Verona e con il patrocinio della Città di Desenzano del Garda, propone per il prossimo sabato 1° giugno alle 10 presso Sala Peler-Palazzo Todeschini a Desenzano, l’incontro pubblico “Endometriosi: il dolore pelvico, l’aspetto psicologico e la fertilità” che vedrà la partecipazione di esperti provenienti da tutta Italia.

La giornata, aperta alla popolazione, si pone l’obiettivo di informare su tutte le possibili cause del dolore pelvico cronico, in modo da aumentare la consapevolezza da parte delle pazienti.

Tale problematica è spesso gestita con terapie inadeguate poiché non è semplice per il medico riconoscerne l’origine e perché, in più della metà dei casi, è sostenuta da più cause richiedendo quindi un trattamento multidisciplinare. L’origine più frequente del dolore pelvico cronico è l’endometriosi, ma altre patologie come la sindrome del colon irritabile, la sindrome della vescica dolorosa, difetti muscolo-scheletrici o l’ansia e lo stress legato ai ritmi odierni possono coesistere o esserne all’origine.

Durante la giornata si parlerà inoltre della preservazione della fertilità.

La partecipazione alla giornata è gratuita (è gradita l’iscrizione mediante gli indirizzi brescia@apeonlus.com oppure verona@apeonlus.com).

 

Cos’è l’endometriosi

L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica invalidante che colpisce dal 10 al 15% delle donne in età fertile e ne condiziona la vita lavorativa, sociale ed affettiva; in Italia le donne affette da tale patologia sono circa 3 milioni; il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in fasce d’età più basse.

La diagnosi arriva spesso dopo un percorso lungo e dispendioso, il più delle volte vissuto con gravi ripercussioni psicologiche per la donna, ciò a causa dei sintomi non specifici e del lungo e complesso training che il medico specialista dedicato deve aver compiuto prima di arrivare a riconoscerla e a gestirla nel migliore dei modi.

Il ritardo nell’identificare la patologia comporta una malattia più avanzata al momento della diagnosi e spesso infertilità. Direttamente correlato a questi aspetti bisogna annoverare anche il costo sociale (assenze dal lavoro in primis) e sanitario.

 

Uroginecologia

Con l’espressione uroginecologia si contemplano numerose problematiche che colpiscono le donne in tutte le fasce di età, anche se diventano più importanti e diffuse a partire dalla menopausa.

Prolasso genitale, incontinenza urinaria e/o fecale, vescica iperattiva, sindrome della vescica dolorosa e cistiti ricorrenti, sono patologie tipicamente del sesso femminile sia per ragioni anatomiche (la particolare disposizione degli organi nella pelvi femminile, la vicinanza dell’uretra e della vescica al canale e allo sfintere anale) che antropologiche (i danni legati ai parti vaginali).

Un rapido riconoscimento di tali condizioni morbose può consentire un pronto recupero della qualità di vita della donna che, all’arrivo della menopausa, è ancora estremamente attiva sia socialmente che lavorativamente e dunque non deve presentare tali limitazioni funzionali.

 

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