L’allarme al Nucleo Mezzi Navali Guardia Costiera lago di Garda è arrivato alle ore 14.30 di oggi, domenica 2, tramite il Numero Unico Emergenza (112), attraverso il quale è stata segnalata una persona (un bresciano di 33 anni) che, a nuoto, si trovava in evidente stato di pericolo, nelle acque a nord dell’isola di Garda.
L’uomo, che a quanto pare era appena stato lasciato dalla compagna, ha forse deciso di tentare un gesto estremo, o solo per attirare le attenzioni e per esternare il proprio dolore, si è tuffato dal porticciolo di Barbarano, e ha iniziato a nuotare in direzione dell’isola di Garda, non curante dell’importante distanza di circa 3 km.
L’intervento dei militari della Guardia Costiera, in servizio attivo 24 ore su 24, ha evitato che fosse portata a termine l’azione salvando l’aspirante autore del gesto, che è stato raggiunto dal battello veloce Zodiac GC A58, quando le energie erano ormai esaurite e dopo che lo stesso aveva già percorso oltre 800 metri a nuoto, senza alcun tipo di supporto o ausilio galleggiante.
Fortunatamente la persona coinvolta, seppur infreddolita ed in evidente stato confusionale, non ha riportato alcun infortunio e dopo i controlli di rito a cura dei sanitari del 118 è stata affidata ai suoi familiari.
Per completare la giornata, alle 16.30, i militari sono stati successivamente allarmati da un’altra richiesta di assistenza da parte di 5 persone che, mentre si trovavano in navigazione nelle acque antistanti la località di Sirmione, hanno accusato una avaria propulsiva al proprio natante da diporto di circa 5 metri. Il soccorso si è concluso con successo quando tutti gli occupanti della barca sono stati tratti in salvo e sono stati sbarcati nel sicuro approdo più vicino.
La Guardia Costiera del Garda rammenta la necessità di operare sempre con la massima prudenza nella pratica delle attività da diporto.
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