I sette Comuni sono coinvolti in qualità di autorità preposte alle tematiche di carattere sanitario, assieme alla Rete di Riserve Alpi Ledrensi, con il coordinamento e il sostegno della Comunità dell’Alto Garda e Ledro, e attraverso l’incarico alla Fondazione Museo Civico di Rovereto per i monitoraggi e i controlli con larvicida biologico.
Ulteriori importanti contributi necessari alla buona riuscita del “Piano zanzara tigre 2019” vengono dati dal SOVA-Servizio per l’Occupazione e la Valorizzazione Ambientale della Provincia autonoma di Trento e dalla Polizia Locale Intercomunale Alto Garda e Ledro.
«Spesso il progetto Zanzara Tigre viene quasi ‘sbeffeggiato’ perché si parla di piccoli insetti ma, in realtà, le ripercussioni sanitarie e di vivibilità ambientale possono anche essere molto serie» osserva l’Assessore della Comunità Alto Garda e Ledro Michele Segalla. «Il lavoro è stato fatto con grande attenzione con il supporto del Museo Civico di Rovereto. Inoltre, la Provincia ha istituito un Tavolo tecnico provinciale di coordinamento di tutto rilievo».
Il problema relativo alla presenza della zanzara tigre assume, nell’ambito del territorio della Comunità Alto Garda e Ledro, connotazioni di rilevante interesse e devono essere adottate le iniziative possibili ed effettivamente necessarie, atte ad evitare una sua maggiore diffusione.
Il disagio che può essere arrecato alla cittadinanza deriva dalla prevalente attività “ematofaga” nelle ore diurne esponendo in primis le categorie professionali che operano all’aperto (agricoltori, maestranze edili, operatori del turismo, ecc.) e le persone naturalmente più fragili quali bambini, anziani e coloro costituzionalmente più sensibili. Nel periodo estivo potrebbe risultare disagevole in alcune zone la permanenza all’aperto e la pratica delle attività outdoor, se non applicando preparati repellenti e protettivi. Inoltre, la potenzialità della trasmissione di virus da parte della zanzara tigre (Aedes albopictus) la connota quale specie d’interesse sanitario, il mantenimento delle cui popolazioni a bassi livelli di densità risulta necessario a impedire la circolazione delle malattie.
Il Piano 2019 è ispirato alle indicazione espresse dal “Tavolo di coordinamento zanzara tigre e zanzare invasive” istituito nel 2017. La spesa complessiva per l’anno 2019 da parte della Comunità Alto Garda e Ledro, dei Comuni (Riva del Garda, Arco, Nago-Torbole, Dro, Drena) e della Rete di Riserve Alpi Ledrensi (per Tenno e Ledro ) è pari ad euro 29.015,40 (dati di previsione), con un impegno finanziario da parte della Comunità di euro 8.000,00. Nel 2019, inoltre, si prevede un ancora maggiore impiego di risorse umane, segnatamente la disponibilità di una squadra per la distribuzione del larvicida biologico di tre operatori invece che di due.
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