M5S: proposte per la viabilità di Desenzano
DESENZANO DEL GARDA - Il Movimento 5 Stelle di Desenzano avanza alcune proposte per migliorare la viabilità desenzanese e ribadisce la necessità di un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.
Scrive il Movimento 5 Stelle di Desenzano:
«Con la delibera di Giunta n°193 del 28/05/19 questa Amministrazione ha avviato l’iter per la realizzazione di uno studio di fattibilità tecnica per la realizzazione di opere pubbliche finalizzate alla risoluzione dei problemi di viabilità tra l’uscita dell’Autostrada di Desenzano e la strada direzione Salò, a cura del dirigente dell’area tecnica del Comune.
L’argomento di tale studio sarà in sostanza la valutazione di possibili soluzioni ai problemi di traffico e viabilità che periodicamente affliggono la zona ovest del centro abitato di Desenzano, lungo via Marconi e la mini-tangenziale, specialmente in alcuni periodi e giornate dell’anno.
Ci siamo occupati in modo approfondito di questo argomento durante la campagna elettorale 2017, e vorremmo fornire qui il nostro punto di vista e le nostre proposte, ma prima una necessaria precisazione. Per poter svolgere una qualsiasi valutazione risulta indispensabile avere un quadro chiaro della situazione attuale e dati oggettivi a cui fare riferimento su cui basare ogni ragionamento. Gli ultimi dati rilevati e pubblicati in merito al traffico nel nostro comune risalgono ormai al 2011 e risultano quindi poco attuali, tuttavia oggi sul nostro territorio sono presenti e operative alcune telecamere dotate di tecnologia per il riconoscimento delle targhe dei veicoli, in grado di monitorare in modo puntuale il passaggio di ciascun mezzo nel punto in cui sono installate fornendo un enorme quantitativo di dati ed informazioni dettagliate (tipo di veicolo, classe ecologica, provenienza, etc..) che potrebbero risultare molto utili anche ai fini di una analisi preliminare della situazione del traffico in ingresso ed in uscita dalla nostra città.
Questi dispositivi sono posizionati sia in ingresso che in uscita in corrispondenza dei principali varchi di accesso al territorio comunale, tra i quali anche le principali vie di afflusso e deflusso all’area interessata dallo studio (Via Marconi, Viale Andreis, Via Montecorno, Via Vò) e possono consentire quindi di avere dati precisi e sempre aggiornati in merito ai flussi di traffico nelle varie direzioni.
I dati che pubblichiamo ad esempio si riferiscono all’intera annata 2018, suddivisi per mese e per ciascuno dei varchi monitorati, ma è possibile avere gli stessi dati anche in forma disaggregata o raggruppati secondo differenti modalità in base alle necessità dell’analisi richiesta (nel set di dati a nostra disposizione alcuni valori risultavano incompleti o inattendibili e sono stati quindi ricavati per proiezione di valori corrispondenti).
Entrando nel merito della questione è necessario evidenziare come per poter arrivare ad una soluzione efficace e duratura al problema del traffico sul nostro territorio non si possa prescindere dalla realizzazione di un PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) che analizzi nel complesso i flussi del traffico sia interni che dall’esterno e verso l’esterno predisponendo un insieme di interventi e azioni non limitate al singolo tratto oggetto dello studio ma che riguardino l’intera rete viabilistica comunale e comprendano non solo lo snellimento del traffico veicolare ma anche il potenziamento della rete ciclo-pedonale e l’incentivazione di mezzi alternativi all’auto per gli spostamenti interni, nonché la predisposizione di parcheggi scambiatori e bus navetta ai margini del centro abitato per alleggerire il carico veicolare in ingresso nei giorni e periodi di maggior afflusso (giorni e periodi facilmente individuabili con i dati aggiornati ricavabili dalle telecamere).
Per quanto riguarda il tratto specifico in oggetto ovvero la confluenza tra via Marconi, via Montecorno e viale Andreis in passato valutammo una ipotesi alternativa a basso costo e basso impatto infrastrutturale in alternativa all’ipotesi di realizzare un tunnel sotto l’attuale strada o addirittura alla realizzazione di una nuova strada che attraversi il Montecorno passando dietro l’ospedale, entrambe opere dai costi certamente molto elevati e dall’enorme impatto sul territorio.
L’obiettivo era quello di separare il flusso proveniente dalla costa ovest del lago e diretto all’ingresso dell’autostrada che confluisce in via Marconi provenendo dalla mini-tangenziale (via Montecorno) dal flusso proveniente dal centro di Desenzano che confluisce precedentemente su via Marconi da via Gramsci o dalle altre vie interne, sempre in direzione autostrada-tangenziale. Con la nostra proposta la prima direttrice Padenghe-autostrada continuerebbe ad utilizzare via Montecorno e poi via Marconi come via di transito, mentre la direttrice proveniente dal centro di Desenzano sfrutterebbe via Mezzocolle per accedere alla tangenziale dall’ingresso esistente in Località Grezze, suddividendo il flusso in due tronchi paralleli riducendo notevolmente l’effetto imbuto in corrispondenza della rotonda di Viale Andreis.
Per ottenere questo sarebbe necessario rendere ZTL a senso unico in accesso a Desenzano il tratto di strada che collega la rotonda di Viale Andreis con la rotonda di via Garibaldi, impedendo l’uscita dei veicoli da Desenzano verso l’autostrada e obbligando quindi chi proviene dal centro ad accedere alla tangenziale deviando su via Mezzocolle e via Grezze.
La corsia ZTL resterebbe naturalmente libera e riservata ai mezzi di soccorso diretti all’ospedale. Tale modifica alla viabilità potrebbe essere attuata anche in modalità temporanea, in determinati periodi o giorni dell’anno particolarmente critici e tornare invece alla normalità in condizioni di traffico accettabili, come già avviene per la chiusura del lungolago di Desenzano. Per rendere funzionale il deflusso verso Via Mezzocolle poi risulterà necessario rivedere il sistema di intersezione tra quest’ultima e via Marconi.
Fondamentale sarà infine prevedere un sistema di segnaletica e indirizzamento del traffico tramite cartelloni luminosi che renda chiaro il percorso. Un intervento di questo tipo, a costi molto contenuti e impatto infrastrutturale quasi nullo, potrebbe essere attuato anche in via sperimentale per un anno in determinati giorni e periodi per valutarne reali effetti e eventuali problematiche, prima di procedere con interventi ed opere ben più impattanti e costose. Crediamo, alla luce di quanto esposto, che l’ipotesi avanzata meriti quantomeno una valutazione e considerazione nell’ambito dell’analisi che verrà svolta dagli uffici competenti e che possa quindi essere comparata in un’ottica di valutazione costi-benefici con le altre tre opzioni citate dagli amministratori in queste settimane».
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