Pane e caffè sospesi, al banco di negozi e bar sono già pagati
RIVA DEL GARDA - Il Consiglio comunale di Riva ha approvato la mozione di Isabella Iandarino che propone di introdurre negli esercizi della cittadina la possibilità di lasciare in offerta pane e caffè per chi non può permetterseli.
Chi è stato a Napoli sa che è una città dal cuore grande. Proprio qui, infatti, è nata la tradizione del caffè sospeso. Ovvero: se al bar si ordina un “caffè sospeso” si pagano due caffè, ma se ne riceve uno solo. L’altro rimane “in sospeso” per un avventore più bisognoso.
Lo stesso propone di fare a Riva del Garda la consigliera Isabella Iandarino, capogruppo dell’Upt, che ha proposto una mozione, approvata dal Consiglio, che impegna il sindaco e l’assessora competente perché si sperimenti per un anno (valutando a fine sperimentazione se proseguire o meno) nel comune di Riva il “pane e caffè sospeso”, ovvero la possibilità, per ogni persona che si rechi in panetteria o in caffetteria, di acquistare del pane o una bevanda calda lasciando un’offerta a disposizione per chi ha bisogno e fame.
Questo il testo della mozione:
“Considerato che:
– il recente rapporto annuale ISTAT sull’impoverimento della popolazione sottolinea che la povertà assoluta e la povertà relativa sono in aumento in tutto il paese
– anche in Trentino è in crescita la richiesta di sussidi erogati per contrastare la povertà, segno evidente che, seppur con minore incidenza rispetto ad altre regioni italiane, anche nel nostro territorio aumenta il numero di persone singole e di famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico
si impegnano il sindaco e l’assessora competente
– ad attivarsi perchè si sperimenti per un anno (valutando a fine sperimentazione se proseguire o meno) nel comune di Riva del Garda il “pane e caffè sospeso” ovvero la possibilità, per ogni persona che si rechi in panetteria o in caffetteria, di acquistare del pane o una bevanda calda lasciando un’offerta a disposizione per chi ha bisogno e fame
– a fornire ai negozi che offrono la disponibilità ad attivare questo servizio appositi adesivi o altri supporti visivi (display) che segnalino la possibilità di lasciare un’offerta per il “pane sospeso” o per il “caffè sospeso”
– a coinvolgere le associazioni di volontariato affinchè possano raccogliere queste offerte (soprattutto per quanto attiene al “pane sospeso”) e convertirle in buoni spesa per le persone realmente bisognose della nostra comunità
– a promuovere l’iniziativa attraverso le scuole affinchè si elaborino progetti di marketing nel sociale, anche con l’ausilio di strumenti multimediali, per divulgare questa iniziativa e sensibilizzare la nostra comunità a questo tema”.
Unanime il voto favorevole del consiglio (scarica qui la delibera), anche se i due consiglieri della Lega sono usciti in dissenso prima della votazione.
Sono inoltre emerse perplessità sulla fattibilità tecnica e fiscale dell’iniziativa.
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