Suor Bruna Imelda Sabaini è Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia

LAZISE - Suor Bruna Imelda Sabaini, missionaria di Lazise, è Cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia. L'ha insignita il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella su proposta del Ministro degli Affari Esteri Enzo Moavero Milanesi.

L’onorificenza ricompensa chi ha acquisito particolari benemerenze nella promozione dei rapporti di amicizia e di collaborazione tra l’Italia e gli altri paesi e nella promozione dei legami con l’Italia.

Suor Bruna Imelda è missionaria da oltre trenta anni ed è religiosa dell’Istituto Piccole Suore della Sacra Famiglia di Castelletto di Brenzone. E’ stata per molti anni in Brasile e da più lustri è a Lucala, in Angola, dove esercita il suo ministero educando molti ragazzini e allevando bambini grazie al progetto “latte pediatrico”. L’attività è sostenuta anche dalla generosità dei soci e sostenitori della Associazione San Martino in Calle che da molti anni intrattiene costanti e diretti rapporti con Suor Bruna Imelda.

La notizia del conferimento della onorificenza alla missionaria lacisiense, avvenuto il 24 maggio scorso, è stata data nel corso di una cena benefica organizzata presso il centro Giovanile Parrocchiale nei giorni scorsi proprio per sostenere Suor Bruna Imelda e Don Achille Bocci. Quest’ultimo era presente alla serata e si è vivamente compiaciuto della notizia.

“Siamo felici ed orgogliosi di questo importante conferimento concesso a Suor Bruna Imelda – ha sottolineato il parroco Don Lanfranco Magrinelli – che premia anni di grandissimo lavoro accumulato in punta di piedi da questa suora. A Lazise è un riferimento costante e proprio per questo facciamo festa per lei e con lei.”

“E’ una notizia che mi fa grandissimo piacere e credo che Imelda neanche lo sappia – ha dichiarato il fratello Renato – ma se lo merita per la sua costante dedizione a tutti quei ragazzi bisognosi di tutto.”

“Apprendo la notizia di questa importante onorificenza che il Capo dello Stato ha conferito a Suor Bruna Imelda – sottolinea il cognato Natalino Zocca – con grandissima soddisfazione. So che di sicuro, conoscendola, non l’ha cercata e non l’avrebbe mai pretesa. Ritengo davvero sia più che mai meritata e bravi coloro che hanno voluto segnalarla per questo segno distintivo. So che continuerà a lavorare come sempre con la sua solita umiltà e dedizione per i suoi ragazzi e per la sua missione.”

Sergio Bazerla

 

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