Lo rende noto la Provincia Autonoma di Trento.
“Il provvedimento contestato – scrivono i giudici – appare congruamente e non illogicamente motivato in ordine alle esigenze di interesse pubblico che intende tutelare, interesse che nella comparazione complessiva appare prevalente, anche atteso che l’esecuzione dell’ordinanza si sostanzia nella mera cattura dell’animale”.
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