Scavi al Lucone, alla luce un altro teschio di un bimbo di 4mila anni fa

POLPENAZZE - Seconda settimana di scavo ed eccezionali novità dal Lucone di Polpenazze! Trovato il teschio di un bambino. Continua il mistero dei crani di bambino deposti dopo l’incendio del villaggio.

Quanto sorprese continua a riservarci l’area archeologica del Lucone, a Polpenazze, inserita nella lista del Patrimonio dell’umanità dell’Unesco nell’ambito del sito seriale transnazionale «Siti palafitticoli preistorici dell’arco».

La notizia di questi giorni è il ritrovamento di un teschio di bambino. Un altro teschio! Già sette fa, nel 2012, ne venne alla luce un altro, appartenente a un bambino che, per rendere merito allo scopritore, Gabriele Bocchio, fu ribattezzato «Gabry».

Il cranio rinvenuto nei giorni scorsi.

 

«Stavolta – ha dichiarato il direttore del Museo, e responsabile degli scavi, Marco Baioni in un’intervista a cura del giornalista Enrico Giusttachini pubblicata sul Giornale di Brescia – il ritrovamento si deve a Laura, una nostra giovane collaboratrice. Potremmo quindi decidere di dare al secondo bambino il nome Laury. Il cranio si trovava a non più di due metri di distanza dal precedente – ha spiegato Baioni. – Come allora, anche stavolta la testa, spiccata dal corpo, era racchiusa in un involucro di corteccia. Si tratta, con tutta evidenza, d’un preciso rituale di sepoltura. Quale, rimane però tutto da scoprire».

Ha dichiarato ancora Baioni al GdB: «Purtroppo, lo stato di conservazione del cranio non è ottimale, com’era invece nel caso di Gabry. Questo risulta danneggiato da un palo di palafitta che lo ha schiacciato. Ad ogni modo, la sua appartenenza a un bambino è fuori discussione. La conferma ci è arrivata dall’esperto al quale, per eliminare ogni dubbio, abbiamo immediatamente inviato una fotografia».

Una zappa di legno rivenuta nei giorni scorsi al Lucone.

 

Il ritrovamento del teschio aggiunge ulteriore fascino e mistero agli scavi in corso. Ricordiamo che al Lucone lo scorso anno era stato portato alla luce lo scheletro, privo del cranio, di un bambino di tre anni. Pare che possa trattarsi dello scheletro di Gabry, anche se la conferma potrà darlo solo l’esame del Dna, affidato a un istituto specializzato danese.

Le domande che si stanno ponendo gli esperti sono tante. C’è una relazione tra lo scheletro ritrovato nel 20918 e il cranio di «Gabry» ritrovato nel 2012 in un’altra area del villaggio? Il corpo senza testa e la testa senza corpo appartengono allo stesso bambino? Perché sono stati separati? Forse il cranio è stato seppellito secondo un rituale e il resto del corpo gettato nel lago del Lucone? Al Lucone venivano eseguiti sacrifici umani?

La localizzazione dell’antico lago di Lucone e dell’area degli scavi.

 

Se volete saperne di più sul sito del Lucone e volete assistere alle attività archeologiche di scavo in atto in questi giorni, potrete partecipare all’iniziativa «A scavo aperto!», visite guidate organizzate al parco archeologico di Polpenazze, in programma tutti i venerdì alle 15. Non serve prenotare.

La visita è gratuita.

 

 

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