No ai depuratori sul Chiese, la protesta straripa e arriva a Salò

SALÒ – Sabato 3 agosto, dalle 10.30 alle 12.30 sul lungolago, è in programma a Salò un presidio dei comitati valsabbini che si oppongono ad ogni ipotesi di scaricare nel fiume Chiese i reflui fognari depurati del Garda.

Il presidio è organizzato dal «Tavolo delle associazioni che amano il Fiume Chiese e il suo lago d’Idro», affiancato dal tavolo Basta Veleni (qui il link all’evento su Facebook).

«Il presidio – spiegano gli organizzatori – vuole divulgare ai salodiani andando nella loro Città, ai gardesani e ai turisti in genere l’informazione più trasparente sull’assurdità della ipotesi in progetto da 6 anni e che dal ottobre 2018 ha individuato Gavardo e Montichiari quali località dove scaricare nel fiume Chiese la depurazione del medio-basso lago di Garda, basata su una logica concettuale prepotente, che oltre a voler essere invadente verso un altro bacino imbrifero manifesta anche una assenza di fierezza territoriale, la quale invece se ci fosse nella classe dirigente gardesana farebbe divenire il ricchissimo lago di Garda anche un esempio sotto l’aspetto della efficienza nel sistema fognario, separando acque nere da quelle bianche e installando sistemi di depurazione all’avanguardia, non invasivi, gestendo il tutto autonomamente».

«Invece oggi – continuano gli organizzatori del presidio – la comunità dei 30 Comuni dell’asta del fiume Chiese, che il Lago di Garda vuole invadere con due mega impianti per depurare i suoi reflui per 200mila persone equivalenti, sta reagendo orgogliosamente opponendosi a questo progetto, e si rivolge alla comunità gardesana per dirle che essa dimostri di saper adeguare la sua rete fognaria separando le acque bianche da quelle nere, e rispetti la logica della natura realizzando collettamenti a caduta secondo la morfologia del suo territorio, ed esca dalla attuale fase di prepotenza con la quale vorrebbe pompare i suoi reflui su per le colline moreniche per farli scaricare nel Fiume Chiese, ipotesi assurda, aberrante, che la comunità del Chiese mai accetterà. L’appuntamento per tutti coloro che rifiutano questa ipotesi prepotente e assurda, è per questo sabato 3 agosto 2019 dalle ore 10:30 alle 12:30 sul Lungolago di Salò, nel piazzale dinanzi al Municipio».

La protesta dunque straripa e dopo aver raggiunto la sede della Provincia di Brescia ora arriva a Salò. Sabato mattina, 3 agosto, dalle 10.30 alle 12.30, nei pressi di piazza della Vittoria (zona imbarcadero – municipio) gli oppositori al progetto della depurazione gardesana che prevede di scaricare nel Chiese le fogne depurate del Garda promuoveranno un’iniziativa di volantinaggio informativo per informare i gardesani (e anche ai turisti)

La posizione dei comitati valsabbini è nota: «Si vuole realizzare – dice il volantino – un progetto per addossare a un altro territorio la depurazione dei reflui fognari del Garda». Ipotesi «assurda e aberrante» per i valsabbini, che si dicono «pronti ad ogni azione legale per opporci alla sua realizzazione». «È inaccettabile – conclude il volantino – che il Garda pretenda che il Chiese divenga il suo scarico fognario. Il lago, ricco economicamente, diventi un esempio per una depurazione moderna e non invasiva, oggi possibile grazie a sistemi all’avanguardia già realizzati nei laghi d’Europa».

Ecco il volantino che sarà distribuito sabato a Salò.

 

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