Uno contro tutti. Il campione contro 20 sfidanti in simultanea
GARDONE RIVIERA - Questa sera, giovedì 29 sul lungolago, 20 scacchisti sfidano in simultanea Gabriele Lumachi, campione nazionale under 16. Ci sarà anche la possibilità di giocare contro gli istruttori di Torre&Cavallo.
Uno contro tutti. Un giovanissimo campione contro 20 sfidanti. Venti partite a scacchi in simultanea in cui altrettanti appassionati potranno mettere alla prova l’abilità di Gabriele Lumachi, bresciano di Bovezzo, fresco campione nazionale under 16, il primo bresciano a salire sul gradino più alto del podio ai Campionati Giovanili di Scacchi.
La spettacolare sfida, organizzata dalla scuola di scacchi bresciana Torre&Cavallo e dal Comune, è in programma giovedì 29 a partire dalle 20 in piazza Guglielmo Marconi, sul lungolago di Gardone Riviera.
Il campioncino bresciano affronterà su 20 scacchiere diverse altrettanti sfidanti. Gabriele Lumachi chiamato a tener d’occhio contemporaneamente centinaia di pezzi e una ventina di re, da braccare mossa dopo mossa fino a chiuderli all’angolo dello scacco matto.
L’appello per partecipare è rivolto ai patiti di alfieri e regine, arrocchi e prese al varco: una decina di sfidanti sono già stati selezionati, gli altri dieci posti saranno invece assegnati al momento, agli appassionati giunti a Gardone per l’occasione.
«Sarà uno spettacolo avvincente per il pubblico – dice Goffredo Besio, presidente della sezione toscoladernese di Torre&Cavallo -, che avrà anche l’opportunità di confrontarsi in sfide libere con i nostri istruttori su una decina di scacchiere collocate in piazza».
Per gli scacchi a Gardone Riviera sarà una sorta di esordio, ma l’obiettivo del Comune è proporre altre iniziative. «L’intenzione – dice Fabiano Mauri, consigliere con delega alla cultura – è organizzare corsi in biblioteca e nelle scuole».
Ad Aristide Zorzi, presidente di Torre&Cavallo e delegato per Brescia della Federazione Scacchistica Italiana, si illuminano gli occhi quando parla di Gabriele Lumachi: «Lui è la dimostrazione che con la forza di volontà è possibile ottenere qualsiasi cosa e che l’impegno batte sempre il talento se il talento non si impegna».
Un gioco di parole che spiega molto bene la parabola ascendente del campioncino bresciano: «Quando ha iniziato a giocare, otto anni fa – continua Zorzi –, non era tra i migliori della squadra, ma con l’impegno è arrivato dove nessun bresciano era giunto prima, alla vittoria del campionato nazionale.
Un successo ampiamente meritato che ora lo porterà in India, dal 1° al 12 ottobre prossimo, a difendere i colori azzurri ai mondiali Under 16. Faremo tutti il tifo per lui».
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