Domenica il 53° Trofeo intitolato a Riccardo Gorla. Ecco chi era

ALTO GARDA - Ad aprire le long distane lacustri sarà la 53° edizione del Trofeo Riccardo Gorla. Regata che racconta oltre mezzo secolo di regate, storie, vittorie e sconfitte. Il via domenica 1° settembre alle 8.30 da Bogliaco.

La gara è dedicata ad un giovane skipper milanese, che, come molti vacanzieri, aveva conosciuto la vela tra Gargnano, Villa e Bogliaco. Sul piccolo cabinato del padre si appassionò per poi diventare Ufficiale di Marina.

Perì tragicamente nel 1966 durante una regata tra la Toscana e la Corsica. La sua storia venne raccontata, tra gli altri, dal giornalista della Gazzetta dello sport, Beppe Barnao. «La vela italiana – scriveva Barnao – è in lutto per la grave sciagura accaduta martedì 29 marzo 1966. Verso le ore 23, mentre era in corso la Regata dei Tre Dipartimenti organizzata dalla Marina Militare, lo yacht III classe Rorc Orsa Minore è affondato nelle acque dell’isola d’Elba. Dei cinque componenti l’equipaggio solamente il guardiamarina Ferdinando Sanfelice si è salvato, mentre sono scomparsi il tenente di vascello Riccardo Gorla, il sottotenente di vascello Giacomo Cavaliere e il tenente di vascello statunitense Louis Rossi e il nocchiero Domenico Maraventano.

Le cause del naufragio non si conoscono e le più disparate congetture, per ora, non trovano conferma. Il guardiamarina Sanfelice è stato tratto in salvo, allo stremo delle forze, dalla corvetta Danaide, al cui comando c’era il capitano di vascello Agostino Straulino, che seguiva la regata.

Gorla era considerato uno dei più validi e promettenti ufficiali della nostra Marina Militare; gli era stato affidato il comando dell’Orsa Minore per le sue ottime doti di buon navigatore e due anni addietro aveva fatto parte, come comandante in seconda, dell’equipaggio del Corsaro II nella regata alle Bermuda”. Gorla e Sanfelice avrebbero dovuto formate con Straulino l’equipaggio azzurro per le Olimpiadi di Città del Messico.

E’ del 1967 la prima edizione della regata sul lago. Il suo percorso era l’esatta metà della Cento. Vinse “Voloira”, il 5.5 metre, che per l’Italia corse le Olimpiadi di Roma-Napoli del 1960. A condurlo fu il veronese Zeno Peretti Colò.

 

 

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