Nel Garda 30.000 avannotti di trota di ceppo lacustre

GARDA VERONESE - Importante azione di ripopolamento ittica attuata dall'Associazione  Pescatori Santa Barbara Brenzone con il contributo finanziario della Regione del Veneto, assessorato all’Agricoltura, Caccia e Pesca.

Ancora una iniziativa portata a termine con successo dalle associazioni di pescatori che operano sul lago di Garda. Sabato 26 ottobre l’Associazione Pescatori Santa Barbara Brenzone, in collaborazione con Dirlindana Club Malcesine, El Peschet Torri del Benaco, Matross Garda, insieme federate nell’Unione Pescatori Sportivi del Garda hanno completato il progetto che ha permesso di immettere nel lago di Garda 30.000 avannotti e 3.000 esemplari di qualche centimetro di trota di ceppo lacustre proveniente dall’impianto ittiogenico di Caldonazzo già nel mese di giugno.

Sabato poi, quando la temperatura dell’acqua è tornata ottimale sono stati immessi 400 kg di trota fario e 400 kg di tinche provenienti da Pescicoltura Campagna Magra.

 

«Questo – spiegano i pescatori – per contribuire al reintegro ittiogenico in un ambiante che presenta problemi sempre più preoccupanti. L’iniziativa è stata resa possibile dai contributi messi a disposizione dalla Regione Veneto e dalle associazioni stesse che hanno cofinanziato il progetto insieme all’associazione degli Antichi Originari di Garda oltre ad aver garantito supporto logistico ed operativo all’iniziativa. Il tutto in stretto contatto con il responsabile dell’ufficio faunistico venatorio di Verona, dott. Ivano Confortini, supervisionato dall’ittiopatologo dott. Andrea Giacinti e controllato dagli agenti del Corpo di Vigilanza Ittica Volontaria che fa capo ad UPSdG stessa.

 

 

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