Stefano Miglietti nel deserto con Giulia, contro i limiti e le barriere
BRESCIA - Nuova sfida per il runner e ultramaratoneta bresciano Stefano Miglietti. Attraverserà il territorio desertico di Taragalte, 400 km nel sud-est del Marocco, trainando l'amica Giulia Scovoli per dimostrare che con la forza di volontà e un amico al fianco nessuna barriera è insormontabile.
Nessuna sfida contro il tempo, le distanze o le avversità. Ci sono, certo, i limiti da superare, ma questa volta sarà soprattutto un viaggio introspettivo, per guardarsi dentro, nella convinzione che nulla è impossibile grazie alla forza di volontà e al potere dell’amicizia.
Il runner e ultramaratoneta bresciano Stefano Miglietti ha voluto cambiare prospettiva. Non più un’impresa in solitaria, ma una sfida da affrontare in due. Con lui ci sarà Giulia Scovoli, 28enne di Lumezzane. Giulia è nata con la spina bifida e lotta da sempre con le sue tante complicazioni. Non può camminare, se non per pochi metri, ma ha volontà e coraggio da vendere. Insieme proveranno a dimostrare che nulla è impossibile.
Neppure attraversare il territorio desertico di Taragalte, nel sud-est del Marocco: 400 km di piste di roccia e distese di sabbia tra l’oasi di Zagora e quella di M’Hamid el Gizlane, a 5 km dall’Algeria. Giulia sarà a bordo di una speciale carrozzella a tre ruotech e Miglietti a tratti trainerà e a tratti spingerà, per alternare lo sforzo.
«Se vuoi – dice Giulia – puoi. Quindi mi son detta: proviamo». E «Proviamo insieme» è diventato il nome di questa sfida, presentata lunedì in Broletto, in programma tra novembre e dicembre.
«Una prova di grande impegno sportivo – afferma il vice presidente della Provincia, Guido Galperti – ma soprattutto una testimonianza forte per dimostrare che tutte le barriere possono essere abbattute».
«Questa volta – commenta il dottor Gabriele Rosa del Centro Marathon, che da anni segue il runner – Stefano ha voluto uscire dai soliti schemi per dare un valore sociale al suo sforzo».
«Sentivo la necessità – spiega il Miglietti – di condividere una nuova avventura con qualcuno». Quando si sono incontrati, presentati da un amico comune, i due si sono subito trovati. Sarà per il fatto che entrambi, da sempre, si spingono oltre. «Quando le ho proposto di attraversare un deserto – racconta Miglietti – Giulia ha accettato senza esitazione. Non l’ho invitata ad una passeggiata in centro: sarà durissima per entrambi. Per Giulia non sarà facile stare seduta così a lungo (Stefano conta di marciare per 15 ore al giorno, ndr). Per me sarà uno sforzo impegnativo, soprattutto a livello muscolare: il traino, l’attrito, il peso (Giulia e carrozzella pesano 84 kg, ndr). Forse, tra tutte le mie sfide, questa è la più dura».
Non poteva essere altrimenti, visto che il fine è più nobile e ambizioso di un semplice traguardo da tagliare o un tempo da rispettare. Questa volta l’obiettivo è un messaggio: chiunque, con la tenacia e un amico al fianco, può superare qualsiasi limite.
Sarà una sfida di natura etica, insomma, ancora prima che sportiva. E questo vale anche per un’altra abitudine di Miglietti: quanto raccolto dagli sponsor sarà devoluto in beneficenza, a sostegno delle associazioni Valtrompiacuore ed ESA Educazione alla Salute Attiva.
Stefano Miglietti, extreme runner
Stefano Miglietti nasce nel 1967. Padre di tre figli, Davide, Giulia e Anna. Lavora come imprenditore da quando ha 23 anni. Suo padre gli trasmette un grande amore per la natura e per lo sport, così fino da molto giovane inizia a praticare tennis raggiungendo un livello agonistico.
Lasciato il tennis si dedica al Rugby. L’amore per la natura lo porta poi a scgliere l’alpinismo e lo sci-alpinismo, lo sport che più racchiude in se le caratteristiche che lo interessano e lo stimolano. Il suo carattere solitario, la sua tenacia e determinazione gli permettono di affrontare avventure che richiedono autosufficienza e capacità di superare sia disagi fisici che mentali.
2003: Fondazione di Avventurando, SUSITNA 100, Attraversata dell’Erg Murzuq
Nel 2003 fonda l’Associazione Avventurando per condividere la passione per l’avventura e la natura.
A Febbraio 2003 partecipa alla manifestazione SUSITNA 100, nota gara podistica che si tiene in Inverno in Alaska e che copre un itinerario di 160 km tra i ghiacci. Qui si qualifica al 5° posto.
A Dicembre 2003 Stefano è stato soprannominato “RAJIL CRA”. Questo nome gli è stato dato dai Tuareg che lo hanno accompagnato durante l’attraversata del deserto del Murzuq (Libia). Partito il 7 Dicembre dalla omonima città di Murzuq, il 13 Dicembre Stefano completa l’attraversata dell’arico deserto, percorrendo oltre 380 Km e superando un dislivello di oltre 12.000 metri in meno di 8 giorni. Stefano è stato il primo uomo al mondo ad avere attraversato l’Erg Murzuq a piedi.
2005: Yukon Arctic Ultra
2006: Great Sand Sea desert e Gilf el Kebir desert
A Gennaio 2006 attraversa il deserto egiziano “Gran Mare di Sabbia” (Great Sand Sea desert), in completa autosufficienza. Per realizzare questa avventura, Stefano si è trainato per tutto il deserto uno speciale carrettino con ruote, contenente le scorte di acqua, il cibo e le attrezzature di sopravvivenza. Ad oggi nessun uomo ha mai attraversato un deserto di sabbia così esteso in questo modo. Stefano è stato il primo uomo al mondo ad aver attraversato il Great Sand Sea desert a piedi ed in autosufficienza.
A Dicembre 2006 attraversa il deserto egiziano “Gilf el Kebir” percorrendo un tragitto di 340 Km in soli 3 giorni e 5 ore ad una velocità media oraria di 9 Km/h. Stefano è stato il primo uomo al mondo ad avere attraversato il Gilf el Kebir a piedi.
2007: Yukon Arctic Ultra
A Febbraio 2007 vince insieme all’amico Chicco Ghidoni l’edizione 2007 della Yukon Arctic Ultra e stabilendo il record assoluto della gara. Il team “TERRAZ” entra nella storia sportiva italiana. In soli 5 giorni e 6 ore, hanno percorso insieme l’intero tragitto della categoria 300 miglia in condizioni ambientali veramente avverse e trainandosi una slitta del peso di 20 Kg. Il termometro in quei giorni ha registrato spesso temperature sottozero di oltre -40°C.
2008: Kharafish desert
A Settembre 2008 attraversa in solitaria il deserto egiziano detto “Kharafish” che divide l’oasi di Farafra dall’oasi di Dakhla. Un terreno di sola sabbia e dune, mai attraversato da nessuno a piedi. Il Kharafish è il quarto deserto attraversato a piedi da Stefano. Questa volta l’attraversata è avvenuta in velocità, riposandosi il meno possibile e marciando anche di notte. Stefano ha coperto l’intero tragitto di 200 Km. in 44 ore. Stefano è stato il primo uomo al mondo ad aver attraversato il Kharafish a piedi.
2011: 10 Maratone No Stop nel deserto
A Gennaio 2011stabilisce il nuovo record del mondo di 10 maratone no stop. Stefano percorre 422 Km in 52 ore e 30 minuti. La lunga corsa parte nel Deserto Nero egiziano (Black Desert), attraversa il Deserto Bianco (White Desert) e termina al confine con il Gran Mare di Sabbia (Great Sand Sea Desert).
2012: La depressione di Qattara, senza acqua e senza cibo
A Novembre 2012 Stefano attraversa in solitaria la depressione di Qattara in Egitto. Dopo 38 ore dalla partenza ha attraversato per intero la depressione correndo per 250 Km senza acqua e senza cibo. Stefano è stato il primo uomo al mondo ad aver attraversato la depressione di Qattara a piedi.
2018: Attraversata e concatenamento dei deserti di M’Hamid el Ghizlane
A Novembre 2018Stefano concatena e attraversa 6 deserti nell’estremo sud del Marocco. In 4 gg e 10 ore attraversa 4 Erg (deserti di sabbia) tra cui l’Erg Smar, Erg Ezzahar, Erg Chegaga e l’Erg Lihoudi, 2 Hammada (estesi plateaux rocciosi), percorrendo parte del tragitto nel letto prosciugato del fiume Draa e attraversando l’arido lago Iriki per un totale di 530 Km.
Altre info: www.avventurando.it
I commenti sono chiusi.