Il libro, presentato nei giorni scorsi nella Sala Rossa dei Palazzi Scaligeri, racconta il trasporto “eccezionale”, da parte della Serenissima nel ‘400, di un’intera flotta dalla laguna di Venezia fino a Torbole, nella punta settentrionale del lago di Garda, risalendo il fiume Adige attraverso la città di Verona.
Sono intervenuti il Presidente della Provincia, Manuel Scalzotto e l’autore, Ettore Beggiato. Il volume riporta l’impresa delle navi condotte dalla laguna lungo l’Adige fino a Mori, in provincia di Trento, e poi sul Garda superando il passo di San Giovanni posto a 264 metri.
Lo scopo fu quello di aggirare l’assedio portato dalle truppe milanesi dei Visconti alla città di Brescia nel XV secolo. Venezia perse la prima battaglia contro i Visconti di Milano ma vinse la seconda riconquistando Brescia che fu proclamata da allora “Leonessa e degna sposa del Leone”, conferendole il titolo di “Brixia Fidelis”,
Il convoglio era costituito da 25 grosse navi, 2 galee e 6 fregate e costò alla Serenissima 15.000 ducati. L’impresa vide il coinvolgimento di centinaia di uomini e di circa 2.000 buoi. Il peso di una sola galea era di 250 tonnellate. Verona fu protagonista del viaggio.
Come citano le fonti dell’epoca riprese da Beggiato, l’Adige in città era in secca e fu necessario costruire dei “galleggianti” per continuare la navigazione verso nord. Nel volume – edito da Editrice Veneta di Vicenza – viene narrato il contesto storico e l’impresa è ricostruita sulla base di quanto riportato dagli storici di allora. Diverse schede sono dedicate ai capitani di ventura, al doge dell’epoca, Francesco Foscari e ai Visconti. Tra i documenti di maggior rilievo, il testamento del doge Tommaso Mocenigo, un vero e proprio spaccato della Serenissima del 1.400