A Verona il Children’s Museum per under 12
VERONA - Un museo del futuro, dove si apprende giocando e si gioca imparando. Da qualche settimana ha aperto i battenti negli ex Magazzini Generali di Verona il Children’s Museum, il nuovo museo per l’infanzia under 12 anni.
Il Children’s Museum Verona è un museo dei bambini da 0 a 12 anni, interattivo e ad alto contenuto esperienziale a tema STEAM (Science, Technology, Engineering, Art, Mathematics).
L’apprendimento diventa interazione con i fenomeni del mondo e coinvolge tutta la famiglia: un luogo dove adulti e bambini sono chiamati a scoprire insieme tutti i contenuti e gli exhibit interattivi del museo, diventando attori e protagonisti di un’esperienza unica.
L’assessore all’istruzione e formazione della Regione Veneto, Elena Donazzan, lo ha visitato nei giorni scorsi accompagnata dai direttori del museo, Lucio Biondaro e Alessio Scaboro. “Più che di un museo dell’infanzia – ha detto – quello di Verona è un grande e divertente laboratorio per bambini, ragazzi e adulti, in grado di avvicinare tutti i visitatori, in modo innovativo e accattivante, alle materie scientifiche, a quel mondo Stem (Science, Technology, Engineering, Arts and Mathematics) che rappresenta la chiave di volta delle competenze presenti e future. La metodologia didattica interattiva e divertente permette ai bambini, anche ai più piccoli, di apprendere nozioni fisiche e matematiche e di sviluppare in forma ludica ulteriori curiosità”.
L’assessore, che ha apprezzato l’operazione di di rigenerazione urbana che ha restituito nuova vita ad un area importante e centrale di Verona e il gran numero di accessi che il museo ha registrato nei primi due mesi (oltre 15 mila), invita quindi le famiglie a scoprire questo nuovo luogo della cultura, magari utilizzando i giorni delle prossime vacanze natalizie: “Una domenica o un pomeriggio al Children’s Museum sono una bella opportunità per condividere con i propri figli una esperienza stimolante ed accattivante che accende nei ragazzi quel seme di curiosità e quel piacere di apprendere che rappresenta il primo dono educativo che gli adulti possono fare ai più piccoli e il primo requisito per il processo di crescita e di conoscenza dei ragazzi”.
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