“Tutte le idee che hanno enormi conseguenze sono idee semplici”, disse una volta Lev Tolstoj. Così, semplice ma di grandissimo impatto, è l’idea di unire le proprie forze per dedicarsi alla cura dei luoghi ai quali, nelle nostre città, tutti abbiamo accesso: dalle spiagge ai parchi, dai sentieri collinari ai parcheggi e alle fermate dell’autobus.
Il concetto chiave che rende potente questa intuizione è la condivisione: tutti noi, infatti, utilizziamo simili spazi pubblici nel corso delle nostre giornate; trovarli ben curati contribuisce a migliorare la nostra vita; prendercene cura insieme ci mette in contatto con gli altri e riempie di vita gli spazi della nostra città, consentendoci di viverla più profondamente e sentirci parte di una comunità.
E’ questo il senso del Patto di Collaborazione elaborato, nel percorso di laboratorio civico avviato dal progetto Legami Leali nel giugno dello scorso anno, dalle associazioni GGG – Giovani Genitori Giocosi, Deep Explorer ONLUS, Il Serraglio D’oro e Associazione Amici del monte Pizzocolo, dalle cittadine Francesca Antonelli, Giovanna Campanardi, Federica Lanfranchi, Tiziana Magri e Francesca Zanini e dall’Amministrazione comunale.
Con la firma collettiva di questo atto, giovedì 23 gennaio alle 17,30 presso la Biblioteca Comunale di Toscolano Maderno, tutti gli aderenti si impegnano a collaborare per raggiungere due obiettivi di diversa complessità: il primo, di carattere materiale, è quello della cura delle aree pubbliche per proteggerle dal degrado e dall’abbandono, attraverso la raccolta periodica dei rifiuti che vi vengono abbandonati e l’organizzazione di iniziative annuali di pulizia collettiva del territorio.
Il secondo obiettivo è la costruzione di relazioni con gli abitanti della città, perché la cura degli spazi pubblici riguarda tutti e la condivisione delle responsabilità rappresenta la base per consolidare il capitale sociale di una comunità. Via libera allora, alla progettazione di iniziative volte a promuovere il senso civico e il rispetto delle regole, “passeggiate di vicinato”, attività di monitoraggio civico delle aree pubbliche, eventi di tutela del benessere del lago.
Il Patto di Toscolano – il secondo giunto alla firma con l’accompagnamento del progetto Legami Leali (il primo è stato siglato a Bedizzole, leggi qui), rappresenta attuazione di un nuovo modello amministrativo – definito “Amministrazione Condivisa” – forgiato per consentire ai cittadini di utilizzare le proprie energie e competenze nell’interesse della propria comunità, lavorando su un piano paritario nei confronti della propria amministrazione, in attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale espresso dalla Costituzione Italiana (art. 118 Ult. Co.).
La semplicità di questo Patto è un esempio emblematico di tutela dell’interesse generale, concetto alla base dell’Amministrazione Condivisa: quello che viene definito, infatti, non è una semplice azione di manutenzione, ma un processo di costruzione di comunità che, a partire da una azione concreta, quale la cura di una spiaggia o di un parco, arriva a sostenere e rafforzare le relazioni tra le persone, tra le persone e i luoghi e, infine, ad avvicinare cittadini ed istituzioni.
Legami Leali è un progetto di welfare comunitario, avviato nel territorio del Garda bresciano allo scopo di recuperare regole, opportunità, relazioni e responsabilità all’interno della comunità. Il progetto, co – finanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del programma Welfare in Azione, è capofilato dall’Azienda Speciale Consortile Garda Sociale e partecipato da otto cooperative sociali (La Sorgente s.c.s. Onlus; La Nuvola nel Sacco s.c.s. Onlus; Area s.c.s. Onlus; Tempo Libero s.c.s. Onlus; Il Calabrone s.c.s. Onlus; La Vela s.c.s. Onlus) e dai due consorzi di cooperative sociali Tenda e Laghi.
Il progetto promuove attività di sensibilizzazione della comunità e delle scuole sul tema della legalità, azioni di riutilizzo di immobili confiscati alla criminalità organizzata e beni comuni, percorsi di accompagnamento di minori e giovani adulti seguiti dai servizi sociali o a rischio di esclusione sociale, attraverso processi partecipati di cittadinanza attiva e di cura del territorio.