Ersaf, il XII Rapporto sullo Stato delle Foreste in Lombardia

LOMBARDIA - Lombardia, stato delle foreste: crescono sia gli ettari che le certificazioni. Il rapporto redatto dall’Ersaf fotografa nel complesso una situazione positiva. La regione è passata da 38 a 71 mila ettari certificati, pari all’11,4% del totale sul territorio

Sapevi che la superficie forestale in Lombardia è di 619.893 ettari: ricopre il 26% del territorio regionale e il 2% di quello nazionale. Le foreste sono maggiormente diffuse nella provincia di Brescia (28%), seguono le province di Sondrio (20%) e Bergamo (18%). Il maggiore tasso di boscosità si ha nelle province di Como e Lecco pari al 47%, seguite da Varese con un tasso del 44%. Gli oltre 600 mila ettari del patrimonio forestale sono distribuiti per la maggior parte in montagna (81%). In collina si trova il 12% e in pianura il 7%.

Questi e molti altri dati nel Rapporto sullo Stato delle Foreste in Lombardia 2018 redatto ogni anno da ERSAF, l’Ente per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste. Lo puoi scaricare qui, oppure leggi la sintesi qui sott.

 

ALCUNI DATI REGIONALI

La superficie forestale in Lombardia è di 619.893 ettari: ricopre il 26% del territorio regionale e il 2% di quello nazionale. Le foreste sono maggiormente diffuse nella provincia di Brescia (28%), seguono le province di Sondrio (20%) e Bergamo (18%). Il maggiore tasso di boscosità si ha nelle province di Como e Lecco pari al 47%, seguite da Varese con un tasso del 44%.

Gli oltre 600 mila ettari del patrimonio forestale sono distribuiti per la maggior parte in montagna (81%). In collina si trova il 12% e in pianura il 7%. Anche in Italia sono adottati i principali sistemi di certificazione forestale riconosciuti a livello internazionale: FSC® e PEFC™. Entrambi consentono di certificare, tramite standard tra loro differenti, una corretta gestione ambientale, sociale ed economica delle foreste.

Nel 2018 la superficie certificata lombarda è di 40.851 ettari, distinta in 38.956 ettari di bosco, 1.789 ettari di pioppeti e 106 ettari di aree naturalistiche. Per quanto riguarda i boschi, 22.291 ettari (57,2%) sono certificati PEFC e fanno parte dei terreni conferiti in gestione a 5 Consorzi forestali, 16.594 ettari (pari al 42,6% delle foreste certificate) hanno la doppia certificazione FSC e PEFC e sono rappresentati dal patrimonio forestale regionale con le sue 20 Foreste di Lombardia ed infine 70,5 ha (0,2%) sono certificati FSC nel Parco Oglio Sud. La Lombardia ospita il 4,9% della superficie nazionale certificata e il 6,3% dei boschi lombardi sono certificati.

Nel 2018 si sono registrati 89 incendi boschivi che hanno percorso complessivamente la superficie di 1.212 ettari, di cui 891 boscati (73,5%). Il numero degli incendi è decisamente al di sotto della media regionale dell’ultimo decennio (pari a 159 incendi/anno) e al quarto posto dal 1975 tra le annualità con il minor numero di eventi verificatisi. La superficie media degli incendi nel 2018 è di 13,6 ha/incendio, valore al di sopra della media regionale dell’ultimo decennio (8,7 ha/incendio) e tra le più alte registrate dal 1975 ad oggi. Il valore è decisamente al di sopra della media nazionale scesa dai 20,6 ha/incendio nel 2017 a 6,1 ha/incendio nel 2018. Solo un evento rientra nella classe maggiore di 100 ha: si tratta dell’incendio verificatosi nel comune di Sorico (CO) che ha interessato 909 ha (di cui 673,5 ha boscati).

Il 2018 in Lombardia sarà ricordato per le elevate temperature di buona parte del suo svolgimento. Anche a livello italiano il 2018 si è contraddistinto per il caldo, con i nuovi record della temperatura media annuale e della media annuale della temperatura minima giornaliera, e gli eventi meteorologici estremi, numerosi ed in alcuni casi eccezionali, che hanno interessato diverse aree del territorio nazionale. Tra di essi, sono di particolare rilievo i fenomeni associati al ciclone denominato “Vaia”, che ha investito gran parte del territorio nazionale tra il 27 e il 30 ottobre.

Un esemplare di faggio, il “re” delle foreste della Lombardia.

 

ALCUNI DATI PROVINCIALI

Le foreste sono maggiormente diffuse nella provincia di Brescia (28%), seguono le province di Sondrio (20%) e Bergamo (18%). Il maggiore tasso di boscosità si ha nelle province di Como e Lecco pari al 47%, seguite da Varese con un tasso del 44%. Gli oltre 600 mila ettari del patrimonio forestale sono distribuiti per la maggior parte in montagna (81%). In collina si trova il 12% e in pianura il 7%. A livello locale il volume di legname richiesto è aumentato in sei province (Brescia, Como, Cremona, Lodi, Monza Brianza, Pavia), e diminuito in altre cinque (Bergamo, Lecco, Mantova, Sondrio e Varese) e nella Città Metropolitana di Milano.

Le variazioni più significative riguardano le diminuzioni che si sono avute per la provincia di Bergamo, pari a -15.688 mc (-13,5% rispetto al 2017), per la provincia di Sondrio (-8.027 mc, – 7,7% rispetto al 2017) e quella di Varese (-7.535 mc, -8% rispetto al 2017), e l’incremento per Pavia (+8.770 mc, +38,7%). La provincia dove è stato richiesto più legname è Brescia, con 122.053 mc (21,6% sul totale). Seguono Bergamo (17,8%), Sondrio (17,1%), Varese (15,3%) e Como (11,5%). Queste prime cinque province detengono insieme l’83% della massa totale regionale richiesta. Il legname da opera richiesto proviene principalmente dalle province di Sondrio, da dove arriva ben il 37,7% del volume totale richiesto in Lombardia per questo uso, Brescia (32,8%) e Bergamo (15,9%). La provincia con il maggior volume di legname tagliato per finalità energetica è Varese (19,8% del totale del legname destinato per questo utilizzo) seguita da Bergamo (18%), Brescia (17,3%), e Como (14,4%)

 

La tempesta Vaia ( ciclone denominato “Vaia”, che ha investito gran parte del territorio nazionale tra il 27 e il 30 ottobre 2018). I danni maggiori sono stati registrati prevalentemente nella provincia di Brescia – Val Camonica, e a seguire Sondrio e Bergamo. Danni più sporadici sono stati segnalati un po’ ovunque sulle montagne lombarde, soprattutto fra i 1.000 e i 1.600 m di quota. In 54 comuni della provincia di Brescia sono stati registrati danni a boschi per 1.800 ettari, mentre in 30 comuni della provincia di Sondrio gli ettari colpiti sono stati 1.771; danni inferiori in 25 comuni della provincia di Bergamo, dove i boschi danneggiati sono stati calcolati in 387 ettari. Il totale complessivo in queste sole tre province è di 4.222 ettari e di 353.500 metri cubi di alberi abbattuti.

La prima ricognizione ha stimato danni per circa 50 milioni di euro, così suddivisi: circa 4.200 ettari di boschi danneggiati (con una stima orientativa di danni di circa 7.000 €/ha, ossia circa 30 milioni di €, e circa ottocentomila alberi caduti o danneggiati) danni alla viabilità agro-silvo-pastorale per circa 15 milioni di € danni alle malghe (alpeggi) per circa 4 milioni di €. Successivamente, sono pervenute altre segnalazioni, da parte delle Comunità Montane e di ERSAF relativa al per circa 740.000 €. Per i lavori di “somma urgenza”, necessari per prevenire ulteriori danni alla pubblica e privata incolumità, Regione Lombardia con d.g.r. n. 998 del 11/12/2018 ha stanziato 7 milioni di euro. Gli interventi previsti ammontano a n. 108 per la sistemazione di 1.397,69 ettari di boschi e 125,8 km di strade forestali, da realizzare sul territorio di 20 Comunità Montane, un Parco regionale, tre UTR e la Provincia di Sondrio.

Considerato che questi eventi climatici estremi e i loro danni sono in aumento in tutto il mondo e che in futuro potrebbero nuovamente ripetersi anche se non è possibile prevedere dove, la tempesta Vaia è l’occasione per sviluppare una maggior consapevolezza da parte degli amministratori pubblici e dei cittadini in merito al valore del bosco, nonché per definire nuovi scenari gestionali orientati ad aumentare la resistenza delle foreste agli eventi estremi grazie alla gestione e alla pianificazione forestale, identificando le aree più a rischio per tempeste e incendi e investendo strategicamente le risorse nella prevenzione dei danni e nella la gestione efficace dell’emergenza e delle oscillazioni di mercato che ne conseguono.

 

Incendi boschivi

Nel 2018 la provincia di Como oltre ad avere ospitato l’evento più significativo registrato (nel comune di Sorico), è anche quella maggiormente interessata dal fenomeno degli incendi boschivi sia in termini di numero di eventi (28 incendi), che di superficie percorsa con 1.054 ettari pari all’87% della superficie percorsa totale. La lotta attiva su tutto il territorio regionale per contrastare il fenomeno degli incendi boschivi può essere espressa in termini di personale, mezzi e attrezzature impegnati nelle attività di spegnimento.

Nel 2018 la lotta agli incendi ha visto complessivamente la partecipazione di 1.964 operatori, di cui 100 appartenenti ai Reparti Carabinieri forestale. Per la Lombardia, così come nel resto dell’Italia, il fenomeno degli incendi è legato alla presenza antropica: il 53% degli inneschi ha avuto origine volontaria o involontaria (rispettivamente 26% e 27%), e significativa è anche la quota di cause dubbie o non classificabili, a dimostrazione della complessità delle attività di indagine per i reati di incendio boschivo.

Gennaio 2019: incendio sui monti di Tignale, nel Parco Alto Garda Bresciano.

 

Trasformazione del bosco e interventi compensativi

Nel 2018 gli Enti forestali hanno autorizzato 503 richieste di trasformazione del bosco per 80,17 ettari, 58,46 ettari in modo definitivo, e 21,7 ettari solo temporaneamente. Rispetto allo scorso anno sono state presentate un maggior numero di istanze mentre la superficie richiesta è in diminuzione (-24,3 ha) rimanendo al di sotto della media degli ultimi 11 anni, pari a 124 ettari.

La maggior parte delle richieste di autorizzazione è stata inoltrata anche quest’anno da soggetti privati, che con 322 istanze (64% del totale) hanno chiesto la trasformazione del 62% della superficie complessivamente autorizzata, seguiti dai Comuni con il 27,2% delle istanze, relative ad una superficie pari al 31,5% del totale. La provincia con la superficie trasformata più elevata è Varese con 15 ettari richiesti (25,6% del totale), al secondo posto abbiamo la provincia di Sondrio con 11,5 ettari richiesti (19,7% del totale) e al terzo Brescia con 11,2 ettari (19,2% del totale).

Le Province che hanno trasformato la maggior superficie a bosco dal 2007 sono Varese e Brescia che in questi ultimi dodici anni hanno raggiunto rispettivamente i 315 e i 297 ettari, corrispondenti ad una media annua di 26,2 e 24,8 ettari, e pari al 21,2% e 20% delle trasformazioni totali effettuate in Lombardia dal 2007 ad oggi. Importante anche la quota di richieste per la realizzazione di viabilità agro-silvo-pastrale (9,13 ha, 15,6% del totale) che hanno interessato principalmente la provincia di Sondrio. Con riferimento alla forma di governo del bosco le trasformazioni sono state richieste, come di consueto, principalmente in boschi cedui (70,1% del totale, 41 ha)

escursionisti autunno bosco foreste
Escursionisti nel bosco, tra i colori dell’autunno.

 

Forestazione urbana

Ogni residente lombardo delle aree urbane ha a disposizione 161 mq di boschi, a fronte della media regionale di 624 mq di boschi per abitante lombardo, o della media italiana di 1500 mq. La superficie forestale urbana in Regione Lombardia è di 130.431 ettari, che corrispondono al 21% del bosco totale regionale. Essa è stata calcolata sui 714 comuni lombardi riconosciuti come “urbani”, che rappresentano in termini di superficie totale il 31,7% del territorio regionale, e sono il 46,24% del numero dei comuni amministrativi selezionati. La maggior parte delle foreste urbane si trova nelle quattro province di Varese (30,92%), Brescia (19,5%), Bergamo(14,6%) e Como (14,42%), che da sole rappresentano il 79% del totale. I valori più bassi si riscontrano invece per Cremona (0,37%), Lodi (0,55%) e Mantova (0,62%).

 

 

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