Piergentili confermato alla guida della Confraternita del Groppello
LAGO DI GARDA – Rinnovato il direttivo della Confraternita del Groppello, che con i suoi 50 anni di vita è la più antica associazione enoica bresciana.
Alla guida del sodalizio è stato confermato, con voto unanime e per il terzo mandato, il presidente Massimo Claudio Piergentili.
Gli altri componenti del consiglio che rimarrà in carica fino al 2023 sono Piero Borzi, Luca Fantasia, Enrico Modolo, Antonio Parvis, Pierluigi Rota, Claudio Seddio e Fabrizio Segala; Renato Goffi è consigliere supplente.
«Una bella squadra di appassionati del territorio del Garda e della Valtenesi – commenta il presidente – e, soprattutto, di persone innamorate del Groppello, vitigno unico che è una delle migliori espressioni della brescianità, apprezzato per l’equilibrio, l’eleganza e la raffinatezza: un gioiello donato dalla natura e dal lavoro dell’uomo che continueremo a valorizzare e far conoscere».
Il Groppello, vitigno gardesano
(info tratte dal sito del Consorzio Valtènesi)
Il groppello deve il suo nome alla forma compatta del suo grappolo, simile ad un “groppo”, in dialetto “nodo”. È il vitigno più tipico della sponda bresciana del Lago di Garda e si trova solo in Valtènesi, ad eccezione di una piccolissima nicchia di produzione in Val di Non, in provincia di Trento, e diffuso in alcune aree della Toscana e dell’Emilia Romagna.
Si tratta di un vitigno autoctono, e la sua tipologia più diffusa è quella del groppello gentile, facile a riconoscersi per la forma dell’apice e il grappolo sempre alato, che è di medie dimensioni, di forma cilindrica. Il suo acino ha una buccia molto sottile, di colore blu violetto.
Insomma, lo consideriamo il nostro vitigno per eccellenza, l’uva che ci identifica da generazioni nelle diverse produzioni di vino in purezza o in uvaggi che comprendono altre varietà. Lo amiamo come le cose familiari, che si conoscono ancora prima di imparare a camminare, e che ci accompagnano poi un passo dopo l’altro nella vita.
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