Cancellata la “Quater Pass a Gargnà” di domenica 8 marzo, si spera nella giornata del 15, a Prevalle, di poter tornare a quanto ci appassiona.
Cause di forza maggiore, ormai ben note e diffuse a tutte le latitudini, innescano effetti che mai avremmo pensato di affrontare. Noi, forti del progresso, dello strapotere della tecnologia, del progredire della scienza, del sapere a portata di un clic. Un virus, il virus, uscito chissà come da una semisconosciuta metropoli cinese, ci mette a terra. Ci fa sentire piccoli, contribuisce a diffondere timori e paure con cui non abbiamo consuetudine ad avere a che fare. Ci troviamo a far di conto con le nostre fragilità. Comuni all’essere uomini e donne.
La domenica diventa occasione di festa diversa. Non si può certamente rinunciare all’allenamento. Pur se strologare sul futuro prossimo risulta esercizio davvero difficile. Chi se lo sarebbe aspettato in pieno Duemila. Nel seguito del Secolo breve, giorni di guerra e pace. Dell’uomo sulla Luna e dello strapotere dei chip. Navighiamo sui social, il futuro è qui. E abbiamo creduto di aver visto tutto. O quasi. Ci siamo sbagliati. Ci hanno riportato con i piedi a terra. Un virus piccolo piccolo. Quanto basta, e avanza, per far rivivere timori millenaristici. Noi, che abbiamo creduto di dominare la materia. E conquistato lo spazio, abbattere muri. Andare sempre più veloci.
Così abbiamo familiarizzato con quel nome che si aggira come una fantasma nelle giornate nostre. Fa chiudere scuole e cinema, sospendere il Carnevale, limitare gli spostamenti, bloccare i voli, serrare le porte delle nostre chiese. Ci limita. Ci fa tornare con i piedi a terra. Meglio, forse, cercare riparo alla cupezza dei pensieri. Rientrare nei ranghi delle nostre corse. Torniamo all’argomento, pure un poco bruscamente. Per dire che anche domenica prossima si “salta”.
E per introdurre, in chiusura, la riflessione domenicale di Aurelio Forti, personaggio vero del Circuito Hinterland, affidata ieri al sito web della Diecimiglia del Garda e del Gs Montegargnano di cui è anima. Ve le proponiamo, qui e di seguito, con l’augurio sincero di poterci rivedere alla linea di partenza a Prevalle, il 15 marzo. Start alle 8.50. Per una briciola di serenità.
Scrive Aurelio Forti: “Non mi ricordo quanto tempo era che non passavo una domenica a casa, lontano dalle gare. Oggi dovevamo essere tutti a Campoverde di Salò per la Fildeferada, una di quelle competizioni dell’Hinterland Gardesano denominate “non competitive” ma che, per la loro natura e per tantissimi motivi, hanno sempre richiamato un gran numero di podisti e amanti delle camminate.
Tutti, per un giorno, abbandonavano l’agonismo puro per godersi in tranquillità quei bellissimi paesaggi e scorci panoramici che i nostri percorsi sanno sempre regalare. Per non parlare del tradizionale ristoro che, unito alla cortesia e simpatia degli amici organizzatori rende questa gara sicuramente unica e invidiabile. Ma la situazione, ben più grave che si é venuta a creare in Italia e in tutto il mondo per il Coronavirus ha improvvisamente cambiato e stravolto il nostro modo di vivere e di pensare, lasciando intravvedere quanto siamo fragili e precari in questa vita e ciò che potrebbe succedere nel futuro.
Spero, come tutti, che le cose si sistemino e ritornino alla normalità. Anche se, a questo punto, la parola “normalità” diventa molto, molto discutibile. Personalmente, abituato a passare tutta la domenica pomeriggio, unitamente all’amico Giuseppe Cherubini, a mettere online foto e video delle gare Hinterland, oggi mi sento un poco come un pesce fuori dall’acqua. E ho deciso di caricare le foto dell’anno scorso di questa bella gara”.