Calca di incoscienti sulla ciclabile. Il Comune la chiude nei weekend

Tra sabato e domenica sulla ciclabile sono passate 4mila persone. Addirittura di più di alcuni fine settimana estivi. Alla faccia del «restiamo a casa» per fermare il virus. 

«Dato che la gente non ci arriva da sola – dice il sindaco Antonio Martinelli – in coscienza ci siamo sentiti in dovere di chiudere la pista». La ciclopedonale è dunque chiusa per ordinanza sindacale il sabato e la domenica, così come ogni festivo e prefestivo.

«Considerato che il percorso ciclopedonale – si legge nell’ordinanza – comporta un notevole afflusso di persone, registrando negli ultimi giorni una media di 2000 passaggi giornalieri» e rilevato che «il percorso costituisce luogo di significativa aggregazione di persone e che tale affollamento non consente di mantenere lungo la ciclovia la minima distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro», il sindaco ordina «la chiusura immediata al transito pedonale e dei velocipedi nel tratto di pista ciclopedonale di Limone compresa tra il km 105+600 (ponte località Reamol) e il km 106+800 (confine con il Trentino) nelle giornate festive e prefestive dalla data odierna fino al giorno 3 aprile 2020».

L’ordinanza è stata firmata oggi, lunedì 9, dal primo cittadino limonese. La puoi scaricare qui.

Il problema, invero, non riguarda solo la ciclabile limonese. Nel fine settimana di sole appena trascorso  migliaia di persone hanno invaso lungolaghi, centri storici, passeggiate, bar e ristoranti. Ressa, calca, ammassamenti, tavolini ammassati nei plateatici… altro che mantenere le distanze. 

Possibile che non si abbia coscienza degli effetti di questi comportamenti? Che fine ha fatto il senso civico? Siamo davvero così irresponsabili, anche di fronte ad un allarme sanitario che sta mettendo in ginocchio il paese?

Eloquente questa foto diventata virale sui social, che ritrae il lungolago di Toscolano Maderno nella giornata di ieri, domenica 8.