Mercoledì 18 in Trentino si sono registrati 128 contagi da Coronavirus in più rispetto al giorno precedente, che portano il totale a 719. I decessi sono 8.
Questi i dati emersi nel corso del consueto aggiornamento sull’emergenza tenuto nel tardo pomeriggio di ieri dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti e dall’assessore alla salute, Stefania Segnana, insieme alla task force provinciale che sta coordinando tutte le misure messe in campo per affrontare il virus.
Va detto che delle 719 persone considerate positive sono 463 quelle che hanno effettuato un tampone, le altre 256 hanno avuto contatti con le persone risultate positive e presentano dei sintomi, ma non si sono sottoposte al tampone.
“391 – ha ricordato l’assessore Segnana – sono le persone curate a domicilio, di cui 134 nelle RSA, 139 sono ricoverate nei reparti di malattie infettive, 22 in terapia intensiva, 12, due in più rispetto a ieri, le persone guarite. L’assessore Segnana ha voluto ringraziare quanti lavorano nel settore del trasporto di materiale farmaceutico e di generi alimentari. “Grazie al loro prezioso lavoro – ha detto – possiamo continuare a garantire beni e servizi di prima necessità”.
Il direttore dell’integrazione socio sanitaria dell’APSS, Enrico Nava, ha fatto il punto sulla situazione nelle RSA, evidenziando una crescita del fenomeno in quella di Dro, con 12 casi registrati per totale complessivo per quel comune di 21 soggetti. Stabile invece la situazione nelle case di riposo Eremo e Villa Regina di Arco.
Il direttore dell’Azienda sanitaria, Paolo Bordon ha fatto il punto sulla situazione dei posti letto negli ospedali. “Ad oggi siamo a 175, quindi 37 in più di ieri, ricordo che ne abbiamo a disposizione 316. Il problema è che il decorso della malattia è piuttosto lungo e complicato, ma siamo ancora abbastanza tranquilli”. Bordon ha poi spiegato che saranno potenziati i laboratori di analisi, con nuove strumentazioni, stante il crescente numero di tamponi richiesto. Inoltre è stata inviata una mail a tutti gli studenti della Scuola di Medicina Generale di Trento, per chiederne la disponibilità a lavorare presso gli ospedali del Trentino, come previsto dall’ultimo decreto governativo nazionale.
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