«Un altro doloroso lutto per la Fraglia Vela Desenzano, cui Valter era molto legato – annuncia commossa la presidente Romana Fosson –. Per anni, è stato consigliere del circolo, giudice di regata e segretario della classe velica “420”.
Valter lascia la moglie Grazia e i due figli, Michele e Nicola, entrambi atleti portacolori del circolo desenzanese nel quale sono cresciuti e per il quale continuano a regatare in Italia e all’estero, sempre con grande impegno e successo. A tutta la famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze e il nostro affetto, da parte di tutta la Fraglia».
È un momento difficile, trovare parole adatte è faticoso, ma due amici di Valter, da sempre a lui vicini, hanno provato a ricordarlo.
«Non è facile in questo periodo – scrive Mario Pizzatti –. Io posso solo ricordare i tantissimi momenti passati in sua compagnia, prima quando seguivamo i ragazzi in optimist, poi in 420 e infine sul Dolphin. Mi vengono in mente le trasferte su tutti i mari d’Italia e quelle in Croazia, Portogallo, Inghilterra. La gioia che condivideva per le soddisfazioni che i ragazzi ci davano. Nelle lunghe ore in banchina mentre i ragazzi regatavano quante chiacchierate! Poi quando sono cresciuti e non li accompagnavamo più, in serata sempre telefonate su come erano andate le regate. Era veramente un appassionato della vela e ha dato tanto sia come consigliere della Fraglia sia per i lunghi anni che è stato con ruoli importanti a livello nazionale nella classe 420. Il suo impegno a favore dei ragazzi, oltre perché coinvolto dalla passione di Michele e Nicola, derivava sicuramente dai lunghi anni di insegnamento nelle scuole professionali.
Ci lascia un ricordo indelebile di una brava persona, sempre disponibile, appassionata e con l’unico interesse rivolto sempre allo sport giovanile e alle nuove generazioni. Mentre abbracciamo in questo tristissimo momento Grazia, Michele e Nicola, salutiamo l’amico Valter che sicuramente navigherà in un mare dove non esistono tribolazioni».
«Trent’anni fa, o giù di lì, i nostri ragazzi iniziavano la loro avventura nella vela, con l’optimist, ovviamente – ricorda Aureliano Casuccio –. Erano tempi diversi, che oggi sembrano così lontani… Non c’erano i telefoni cellulari e capitava di aspettarli, di ritorno dalle regate, per ore, nel piazzale della Fraglia. Quello era proprio un bel gruppo di ragazzi, che hanno lavorato bene e hanno avuto buoni risultati, nell’optimst e nelle classi a seguire. Era però anche un bel gruppo di genitori, nessuno dei quali riversava, come può capitare, le proprie ambizioni sui figli, genitori che si agitavano di più per i frequenti danni alle barche che per gli eventuali risultati negativi. Un gruppo affiatato, che ogni tanto si ritrovava per il piacere di stare assieme. Walter era tra questi e la passione della vela lo ha poi portato a rivestire incarichi nazionali nella classe 420, a diventare giudice di regata e a collaborare attivamente con la Fraglia. Qualche anno fa, insieme a Mario Pizzatti, dopo una bella cena insieme la sera prima, siamo usciti in barca con un bel Pelèr formato, barca sbandatissima e spruzzi a bordo. Voglio ricordarlo così, sorridente e bagnato, a cavalcare le onde».