Il Vittoriale rimborserà l’importo delle visite d’istruzione annullate

Il Vittoriale degli Italiani, la cittadella monumentale del poeta Gabriele d’Annunzio che nel 2019 è stata visitata da 279.328 visitatori. Di questi tempi, normalmente, il Vittoriale è animato dalla festosa e chiassosa frequentazione di studenti che da ogni parte d’Italia  vengono qui in viaggio d’istruzione. Quest’anno purtroppo non è così per colpa dell’epidemia di coronavirus.

Il presidente della Fondazione Giordano Bruno Guerri ha scritto agli istituti scolastici: «Nell’attuale situazione, che speriamo di superare presto, il Vittoriale degli Italiani non ha l’occasione, il piacere e la possibilità di accogliere i vostri ragazzi, per quest’anno».

II decreto legge “Cura Italia” dello scorso 8 marzo, prevede che a decorrere dalla data di adozione del medesimo decreto, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 1463 del codice civile, ricorre la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta in relazione ai contratti di acquisto di titoli di accesso per spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, e di biglietti di ingresso ai musei e agli altri luoghi della cultura.

Il decreto prevede che i soggetti acquirenti presentino «entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, apposita istanza di rimborso al venditore, allegando il relativo titolo di acquisto. Il venditore entro trenta giorni dalla presentazione della istanza di cui al primo periodo, provvede all’emissione di un voucher di pari importo al titolo di acquisto, da utilizzare entro un anno dall’emissione».

«Nonostante le disposizioni – dice il presidente Guerri -, il Vittoriale degli Italiani vuole essere vicino alle scuole e alle famiglie: per questo motivo rimborseremo totalmente l’importo della visita d’istruzione da voi sostenuto. Mi auguro che vorrete organizzare un nuovo viaggio nel prossimo anno scolastico: troverete un Vittoriale sempre più bello e curato. Tra l’altro l’Anfiteatro è finalmente concluso, dopo 90 anni, con la pavimentazione in marmo, secondo i desideri di d’Annunzio».