Oggi avremmo visitato i “Giardini d’Agrumi”. Possiamo solo goderci il virtual tour
GARGNANO - Terre & Sapori d'Alto Garda ci ricorda che questo fine settimana si sarebbe dovuta svolgere la manifestazione «Giardini d'Agrumi 2020», evento che celebra la storia e l'incanto del paesaggio delle limonaie altogardesane.
«Purtroppo – scrivono in un post su Facebook i responsabili dell’associazione organizzatrice, Terre & Sapori d’Alto Garda– l’emergenza sanitaria ci ha costretto ad annullare per il momento la manifestazione, sperando di poterla riprogrammare nell’immediato futuro. Intanto godiamoci questo Virtual Tour! A presto! Lontani ma uniti!».
Giardini d'Agrumi 2020 – Virtual Tour
Domani si sarebbe dovuto aprire Giardini d'Agrumi 2020 – VI Edizione. Purtroppo l'emergenza sanitaria ci ha costretto ad annullare per il momento la manifestazione, sperando di poterla riprogrammare nell'immediato futuro. Intanto godiamoci questo Virtual Tour!!! A presto!! Lontani ma uniti!!!??#giardiniagrumi2020 #giardinidagrumi #gargnano #limonaie #agrumi #lanostrastoria #agrumicolturaeroica #limonaiedelgarda #distantimauniti #lockdown #terresapori #terresaporialtogarda
Posted by Terre & Sapori d'Alto Garda on Friday, 17 April 2020
L’evento, giunto alla sesta edizione, era in programma oggi, sabato 18, e domani, domenica 19. Giardini d’Agrumi è una manifestazione dedicata alla promozione e valorizzazione delle straordinarie limonaie altogardesane e degli agrumi che in esse ancora vengono coltivati, a scopo produttivo o decorativo.
Come è noto la redditizia coltivazione degli agrumi lungo la Riviera dell’alto Garda bresciano, documentata fin dal XV secolo, era altamente caratterizzante il paesaggio, dato che per difendere le piante dai rigori invernali si costruirono monumentali serre in muratura, le limonaie.
Da qualche anno Terre & Sapori d’Alto Garda propone questo evento per far conoscere e promuovere questa antica tradizione colturale che prosegue ancor oggi, grazie al grande lavoro di alcuni appassionati, e che ci si augura possa aumentare, perché gli agrumi tornino ad essere i veri protagonisti del paesaggio alto gardesano e le limonaie siano sempre più valorizzate in quanto patrimonio unico al mondo. La manifestazione, organizzata per la prima volta nell’aprile 2015, ha riscosso nelle edizioni passate un crescente interesse e un sempre maggiore successo di pubblico, risultando molto apprezzata sia da turisti di passaggio che dai tanti gargnanesi che negli anni scorsi l’hanno visitata.
Con un po’ di nostalgia, quindi, ci ritroviamo a pensare che oggi avremmo potuto visitare il bellissimi Chiostro di San Francesco, dove sarebbe stata allestita la tavola pomologica delle oltre 50 varietà di agrumi coltivati nell’alto Garda, oltre ad una esposizione degli attrezzi un tempo utilizzati per l’agrumicoltura gardesana.
Seguendo i percorsi storici delle vie Crocefisso e San Giacomo e nel nucleo di Villa, arrivando fino a Bogliaco, i visitatori avrebbero potuto accedere ai luoghi dove venivano e vengono tutt’oggi coltivati gli agrumi, talvolta ancora secondo le tecniche storiche, grazie ad una ventina di proprietari che renderanno visitabili i propri siti. Anche lo straordinario giardino del palazzo Bettoni-Cazzago a Bogliaco sarebbe stato aperto alle visite.
Nell’ex Palazzo Municipale di Gargnano avremmo ammirato la mostra “Incarti d’Agrumi: 100 anni di storia e costume”, con una selezione di veline per agrumi dalla straordinaria collezione di Romana Gardani.
Ci sarebbero stati incontri culturali, laboratori didattici e sensoriali, momenti musicali e artistici, visite guidate e un mercato dedicato agli agrumi e ai prodotti gastronomici e artigianali locali che ogni anno si arricchisce di nuovi espositori, anche provenienti da altre zone agrumicole.
Ristoranti e bar locali avrebbero proposto menu a tema e gli alberghi avrebbero offerto pacchetti turistici per i visitatori.
Tutti eventi a ingresso libero, realizzati grazie al contributo di diversi enti e associazioni e grazie alla generosa disponibilità dei proprietari delle limonaie e all’aiuto dei tanti volontari e tante persone coinvolte.
Per Gargnano e l’Alto Garda sarebbe stata una grande festa, un’occasione per celebrare l’incomparabile paesaggio locale e per accrescere la consapevolezza dell’immenso patrimonio di storia, cultura, arte e bellezza che questo territorio conserva.
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