Magoni (Lombardia): “Turismo, il Governo riconosca stato di crisi”
REGIONE LOMBARDIA - L'assessore regionale al Turismo Lara Magoni chiede al Governo di riconoscere lo stato di crisi per il settore del turismo. Lettera al ministro Franceschini: "E' necessario che il Governo preveda provvedimenti ad hoc per sostenere un settore strategico".
“Il tempo dei proclami è finito: il Governo, per il coronavirus, deve riconoscere lo stato di crisi per il settore del turismo. La politica italiana deve dimostrare con fatti concreti se il turismo è davvero importante. Per la Lombardia è fondamentale”. È questo il grido d’allarme di Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, ribadito nel corso della Commissione Turismo, che si fa portavoce delle notevoli difficoltà economiche che stanno attraversando in questo periodo albergatori, imprenditori del settore e in generale gli operatori lombardi del mondo del turismo. Una sollecitazione che nelle scorse ore l’assessore ha inviato anche al ministro Dario Franceschini.
Settore pesa il 13% del Pil nazionale
“Il turismo genera il 13% del Pil nazionale, con un numero di addetti che supera il milione – dice l’assessore Magoni – e credo per questo che, come minimo, il 13% delle risorse messe a disposizione dal Governo dovrebbero essere riferite al turismo. Sia in parte corrente che in investimenti”.
Turismo sarà domestico
Per superare lo stato di crisi ingenerato dal coronavirus nel turismo occorre ripartire dalle imprese. “Il nostro – prosegue l’assessore – è un settore che in Italia vive di turisti stranieri e che nel breve e anche medio termine sarà invece solo domestico. Ciò considerato, occorrono interventi sulla liquidità a fondo perduto per permettere la sopravvivenza economica”. “In questo senso, il ‘bonus vacanze’ – continua – per quanto suggestivo potrebbe non essere invece efficace. Soprattutto se riferito a fasce ISEE che per la natura della contingenza economica difficilmente potranno concedersi qualche giorno di vacanza”.
Urgente protocollo operativi del Governo
Ma non solo. “Serve con urgenza – dice Magoni – un protocollo di operatività del Governo, senza il quale riaprire sarebbe estremamente rischioso sia dal punto di vista sanitario che da quello imprenditoriale, con la potenziale esposizione a ricorsi e cause da parte degli operatori”.
Misure concrete e sostanziali
Le misure a sostegno devono essere concrete e sostanziali, soprattutto sul piano fiscale: ad esempio con un maggior rinvio dei contributi oltre il 31 maggio, in particolare per l’IMU sugli immobili strumentali. Per l’assessore Magoni sarebbe utile prevedere anche “una compensazione tra perdite 2020 e utili 2019 e rinviare i pagamenti fiscali al 2021”.
Imposta di soggiorno
Altro capitolo da affrontare, quello relativo all’imposta di soggiorno, che peserà notevolmente sui bilanci comunali. Ecco perché diventa fondamentale “un ristoro dell’imposta, tenendo conto delle previsioni di bilancio dei singoli Comuni. Specialmente nella nostra Regione – conclude l’assessore Magoni – e con particolare attenzione ai Comuni delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi che, insieme a Piacenza, sono le più drammaticamente colpite dalla pandemia nella nostra penisola”.
I commenti sono chiusi.