Veneto: “Due settimane di scuola per le ultime classi dei cicli scolastici”
VENETO - L’assessore alla scuola della regione Veneto, Elena Donazzan: «Ragioniamo sul ritorno in classe per un paio di settimane delle ultime classi dei cicli scolastici: quinta elementare, terza media e ultimo anno delle superiori. Per recuperare relazioni con insegnanti e preparazione, soprattutto per chi ha gli esami».
“Non solo su ultimo giorno, ma si potrebbe ragionare almeno su un paio di settimane per le ultime classi dei cicli scolastici: i ragazzi di quinta elementare, di terza media e dell’ultimo anno delle superiori potrebbero rientrare a scuola certamente per un saluto, ma anche per recuperare un minimo di relazioni con i propri insegnanti e di preparazione, soprattutto per coloro che affronteranno gli esami. Il ritorno a scuola solo di queste classi non rappresenterebbe un problema di assembramento, anzi avrebbero a disposizione l’intero edificio scolastico per un numero molto ridotto di studenti. Peraltro, docenti e personale ausiliario sarebbero naturalmente al lavoro”.
E’ quanto sostiene l’assessore alla scuola della regione Veneto, Elena Donazzan, ribadendo le posizioni già espresse in merito al dibattito sul rientro a scuola nella fase 2.
“La settimana prossima – annuncia la responsabile delle politiche dell’istruzione e formazione in Veneto .- ho intenzione di convocare tutte le parti interessate della scuola dell’obbligo per approfondire questo documento ancora non noto che dovrebbe giungere dal Ministero”.
“La percezione che la scuola sia stato l’ultimo degli argomenti da trattare per questo Governo è ormai un fatto oggettivo – prosegue- La Regione, che non ha competenze in tema di istruzione, ha tuttavia un ruolo di raccordo con il territorio del tutto ignorato dal ministro Azzolina. Ma soprattutto si dimostra essere un punto di riferimento in questa emergenza Covid, che peraltro emergenza non è più, per famiglie e docenti e comuni che chiedono chiarezza e quotidianamente chiamano in assessorato per avere notizie sul futuro dell’istruzione dei propri figli e studenti”.
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