La splendida lince B132 si concede alla fototrappola

TRENTINO - Questa bellissima immagine della mitica lince B132, di Franco Cadonna, è stata pubblicata nelle news di maggio dell'osservatorio Grandi Carnivori in Trentino. Passaggi della lince registrati sui monti ad ovest di Storo.

Riportiamo il rapporto del mese di maggio dell’osservatorio Grandi Carnivori della Provincia autonoma di Trento.  Si parla di lince,  orso e lupo.

«Nel mese in oggetto – si legge nel rapporto – si sono registrate nuove notizie relative a B132, il maschio di lince proveniente dalla Svizzera e stabilitosi in Trentino nell’ormai lontano 2008: la fototrappola di un appassionato ha registrato nove passaggi dell’animale in febbraio, marzo e aprile sui monti ad ovest di Storo (foto sopra)».

Ricordiamo che la presenza della lince in Trentino, sui monti a cavallo con il bresciano e il Garda, è accertata dal 2008. precisamente dal 23 marzo 2008,  quando un esemplare maschio di 24kg, denominato B132, proveniente dalla reintrodotta popolazione svizzera e precisamente dal Canton San Gallo, munito di radiocollare, ha fatto la sua comparsa in Val di Sole.

Areali frequentati da B132 dal 2008 (Fonte: Rapporto Orso 2015).

 

Nel rapporto si parla ovviamente anche di orsi.  «Nel mese di maggio, come di consueto, le segnalazioni relative agli orsi sono state numerose. In questo periodo dell’anno, infatti, in alcune zone sono visibili i primi gruppi familiari formati da femmine e piccoli dell’anno; inoltre, la stagione degli amori entra nel vivo e, in conseguenza di ciò, i gruppi familiari costituiti da femmine e prole dell’anno precedente si disgregano, e i cuccioloni iniziano a vivere in autonomia dalle madri. Sempre a causa del periodo degli amori, che tende a rendere più pericolosi per i conspecifici i maschi sessualmente maturi, non di rado gli orsi immaturi tendono, per evitare i maschi adulti, a frequentare ambienti marginali, entrando così più frequentemente in contatto con gli ambienti antropizzati. A maggio 2020 si sono registrate sia ripetute osservazioni di orse accompagnate da cuccioli dell’anno (https://grandicarnivori.provincia.tn.it/…/MAPPA-SEGNALAZION… ) sia osservazioni di coppie in fase di corteggiamento, di cuccioloni da poco separati dalle madri, e di individui immaturi (questi ultimi spesso responsabili di danni ad apiari e visite a composter e -in qualche caso- cassonetti dei rifiuti).

Il 5 maggio un giovane maschio, in seguito individuato geneticamente come M63, si è reso protagonista di un rocambolesco attraversamento della valle dell’Adige, tra Nomi e Calliano (https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/…/Giovane-orso-av… ). In seguito, verosimilmente lo stesso animale è stato avvistato a Campogrosso (VI) il giorno 18, ha fatto qualche danno su apiari sull’altopiano di Folgaria e Lavarone a fine mese, ed è infine stato avvistato a Selva di Grigno il 4 giugno. Altri giovani orsi si sono resi protagonisti di ripetuti danni e avvistamenti in prossimità degli abitati in particolare in alta Val di Sole, sull’altopiano della Paganella e in bassa Val di Non.

Proprio in bassa Anaunia, a Sporminore, è avvenuto l’incontro ravvicinato tra un giovane orso e un ragazzino accompagnato da alcuni adulti, il cui video ha fatto il giro del mondo (https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/…/L-orso-e-il-rag… ).

INCONTRO UOMO-ORSO: UN COMPORTAMENTO CORRETTOEcco un video che sta facendo vorticosamente il giro del web (e non solo) e che in sé può dare una lezione di Convivenza: sangue freddo, razionalità e calma, scrollati da paure istintive ed infondate, hanno fatto sì che un incontro “delicato” divenisse un ricordo emozionante e indelebile per il ragazzo protagonista di questa esperienza.Questo, al contrario di altre situazioni in cui, anche comprensibilmente, agitazione, urla e fughe precipitose l’hanno fatta da padrone, rendendo più drammatico l’incontro e difficile l’interazione uomo-orso.Su questo episodio di incontro ravvicinato tra l’uomo e l’orso bruno ci preme fare alcune considerazioni:1. Il ragazzo ha fatto suo quello che da tempo si suggerisce di fare nel caso di un incontro ravvicinato con un orso: mantenere la calma, non urlare e indietreggiare lentamente tenendo d’occhio quello che fa l’orso;2. Il ragazzo, con lucidità, ricorda alla madre, comprensibilmente preoccupata, di non urlare e di stare ferma e calma (la saggezza dei bambini);3. L’orso si alza in piedi 2 volte: un comportamento comune negli orsi, non aggressivo, ma volto piuttosto a controllare meglio la situazione, per scrutare in questo caso sopra i mughi e vedere cosa o “chi” altro c’è in giro, nella “sua” zona, scelta, molto probabilmente, per il riposo diurno;4. Il ragazzo tiene in mano un sacchetto: NON si tratta di cibo, come qualcuno ha ipotizzato, ma di gemme di mugo che lui e i suoi familiari stavano raccogliendo, motivo della presenza di quelle persone in quel luogo;5. La persona adulta che filma: anch’esso mantiene giustamente la calma e indietreggia lentamente parlando a voce bassa e tranquilla al ragazzo; probabilmente avrebbe dovuto attendere il ragazzo e poi indietreggiare assieme; “criticabile” rimane la scelta di filmare un momento delicato, ma, se non l’avesse fatto, non avremo oggi l’occasione di analizzare ed approfondire i comportamenti umani (e ursini) e di fare divulgazione su come sia corretto comportarsi in questi casi;6. Quando il ragazzo raggiunge le altre persone che erano con lui, si sente una voce (della madre). “Adesso viene qui” e subito dopo l’adulto che ha filmato dice: “siamo in tanti non penso venga qua”; anche in questo caso è corretto ricordare che quando ci si muove in gruppo, l’incontro con gli orsi (e l’avvicinamento degli stessi) è più difficile.7. Quando il gruppo si è ricompattato e l’orso si è allontanato da loro, viene emesso un fischio e l’orso si allontana ancora di più: anche in questo caso, visto il comportamento curioso e confidenziale dell’orso, fischiare o fare rumore per farlo allontanare sembra la scelta giusta.L’emozione di un incontro con l’orso, in una situazione gestita nel migliore dei modi, come in questo caso, porta il ragazzo a dire a gran voce: “che figata!”, a simboleggiare lo stupore e la gioia di un ricordo che rimarrà, con buona probabilità, sempre con lui.Questo rappresenta per tutti noi un insegnamento dai giovani, dalle nuove generazioni per le quali la presenza dell’orso bruno sulle nostre montagne è e sarà sempre, una fatto normale.

Posted by Convivere con l'orso sulle Alpi on Monday, 25 May 2020

 

A confermare la dinamicità del periodo, infine, il 29 maggio sono stati rinvenuti i resti di un cucciolone ucciso e parzialmente consumato da un maschio adulto in Val d’Ambiez. Questo caso di predazione segue un analogo evento riscontrato il primo di aprile in Val Rendena».

 

Tendenza al ritorno del lupo in Trentino

Infine, ecco quanto riporta il rapporto in merito al lupo: «Per quanto riguarda il lupo, anche in maggio si sono registrati numerosi avvistamenti (es. al passo del Tonale, a Folgarida e a Marilleva, a Madonna di Campiglio, a San Lorenzo Dorsino, a Brez, a Susà di Pergine, a Brentonico, a Canal San Bovo) e fototrappolaggi; si registano alcuni danni a bestiame domestico, in particolare tra Primiero e in val dei Mocheni.

Gli avvistamenti e fototrappolaggi di più lupi insieme o di lupi singoli in varie zone del Trentino conferma la tendenza al rapido ritorno della specie su tutto il territorio provinciale».

La diffusione del lupo in Trentino nel 2019.

 

 

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