Fermoimmagine. L’evoluzione della Gardesana Occidentale da 22 a 2 ruote
RIVA DEL GARDA - Sabato 27 giugno alle 18 presso il cortile interno della Rocca la presentazione del libro "Fermoimmagine. L'evoluzione della Gardesana Occidentale da 22 a 2 ruote". La ricostruzione storica è cadenzata da una serie di fotografie d'epoca e arricchita dagli scatti contemporanei di Il Fotogramma Associazione Fotografica.
Sabato 27 giugno alle ore 18.00 presso il cortile interno della Rocca, sede del Museo di Riva del Garda, si terrà la presentazione del libro della mostra “Fermoimmagine. L’evoluzione della Gardesana Occidentale da 22 a 2 ruote”, corredata da un momento musicale con il musicista Giampiero Marini.
L’omonimo volume raccoglie le fotografie storiche e contemporanee presenti in mostra che ritraggono la strada della Gardesana dal Novecento ai giorni nostri.
Tra i temi presentati si affronta il particolare utilizzo delle gallerie della SS 45 bis durante la Seconda guerra mondiale, adibite a stabilimenti produttivi di alcune fra le più grandi aziende italiane, tra cui la Fiat. Sono state inoltre raccolte le interviste di una ventina di camionisti dell’Alto Garda e Ledro, che ci hanno raccontato memorie e aneddoti vissuti sulla Gardesana occidentale nella seconda metà del Novecento. Ogni intervista è corredata da fotografie dell’epoca che ritraggono i protagonisti delle vicende e i loro camion.
Lo stesso musicista Giampiero Marini suonerà alcuni suoi pezzi composti lungo i suoi viaggi in camion.
Evento a numero chiuso. Prenotazione consigliata allo 0464 576839 o all’email info@museoaltogarda.it.
La mostra dedicata alla strada Gardesana Occidentale, curata dall’associazione Araba Fenice di Arco nell’ambito di una ricerca storico-fotografica iniziata nel 2018 e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, intende documentare la storia della costruzione della SS 45 bis, mettendola a confronto con lo status attuale di questa importante via di comunicazione, documentando anche l’evoluzione delle strutture architettoniche delle gallerie e della strada stessa, al fine di mantenere traccia e memoria del valore e del vissuto collettivo che riveste questa storica via di percorrenza.
La SS 45 bis è una strada statale a grande scorrimento, anche di traffico pesante, che nel passato vide transitare camion che arrivavano fino 22 pneumatici. La stessa strada, nel prossimo futuro diventerà anche una pista ciclabile, già famosa in tutto il mondo, essendo uno dei cinque progetti strategici del governo italiano di realizzazione di ciclovie.
I 154 km della Gardesana Occidentale accompagnano i fatti più salienti del XX secolo: lo scoppio della Prima guerra mondiale che mostra la necessità della realizzazione di questo tracciato, il ventennio fascista che si vede promotore della progettazione e della costruzione, l’utilizzo delle sue gallerie durante la Seconda guerra come luogo per delocalizzare delle fabbriche. Per arrivare poi al boom economico che vede transitare su questo asfalto camion fino a 22 ruote e arrivare infine all’epoca del turismo contemporaneo che percorre il Garda anche a bordo delle 2 ruote della bicicletta.
Un reportage fotografico realizzato nel corso dell’ultimo anno dall’associazione Il Fotogramma di Nago-Torbole, altro importante soggetto culturale del territorio, si pone a confronto con le immagini storiche delle 70 gallerie che costituiscono l’architettura del percorso viario, provenienti dall’archivio fotografico del MAG, della fondazione Il Vittoriale degli Italiani e da collezioni private.
Immagini d’epoca, fotografie contemporanee, video, materiali documentali e memorie sono i materiali e i linguaggi da cui si dipana la narrazione di questa mostra, volta a ricostruire la storia della Gardesana dalla sua costituzione fino ai giorni nostri.
In mostra sono esposte inoltre le riproduzioni dei progetti e della cartografia della strada, di proprietà della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, e alcuni filmati storici dell’Istituto Luce.
Una sezione è infine dedicata ai ricordi e alle fotografie dei camionisti che percorsero in passato la Gardesana.
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