Ursus Live. Sabato ad Arco serata sull’orso, tra scienza e teatro
ARCO - «Ursus Live» è una serata sull'orso in due parti: la prima, scientifica, con Alessandro De Guelmi, veterinario esperto di fauna selvatica e profondo conoscitore dell’orso; e la seconda, artistica, con la performance teatrale «Ursus Live».
L’iniziativa si svolge sabato 4 luglio all’auditorium di Palazzo dei Panni con inizio alle 20.30. I posti sono limitati (causa le norme di contrasto del contagio di covid-19) ed è richiesta la prenotazione (al numero 327 3709845, chiamata o messaggio, oppure all’indirizzo mail ass.giovaniarco@yahoo.it).
La parte scientifica della serata è affrontata da uno dei maggiori esperti trentini di orso, conoscitore del progetto Life Ursus, promosso dal Parco naturale Adamello Brenta in stretta collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e l’Istituto nazionale per la fauna selvatica (Ispra) finalizzato alla ricostituzione di un nucleo vitale di orsi nelle Alpi Centrali, che in dialogo con Roberta Bonazza (autrice della performance «Ursus Live») parlerà dell’orso anche in relazione all’attualità e al dibattito che le vicende legate all’orso stimolano in Trentino e oltre i confini provinciali.
A seguire l’attore Alessio Kogoj indosserà i panni dell’orso nella performance «Ursus Live. Atto primo dell’orso delle Alpi», scritto da Roberta Bonazza e prodotto dal Parco naturale Adamello Brenta: un monologo che si trasforma in un dialogo con gli spettatori, in cui l’orso si presenta e si concede in una relazione con l’uomo, compagno di lotta e di vita fin dall’età delle caverne. Man mano che il racconto prosegue l’orso cambia tono, fino a entrare in un profondo sentimento di vicinanza, ricordando le sue origini arcaiche, il mito, le persecuzioni, i tentativi di salvaguardia. D’improvviso cambiano le luci, cambia l’umore e il tono della voce dell’orso, che dà ritmo alla narrazione, passando in rassegna gli aspetti del suo carattere e delle sue abitudini. Una performance sulla paura, sulla distanza, sulla bellezza della natura e sulla sfida quotidiana della convivenza tra l’uomo e l’orso. L’intensità della presenza scenica di Alessio Kogoj è sostenuta dalla straordinaria verosimiglianza della maschera, realizzata da due costumisti bulgari.
La proposta fa parte di «Famiglie in gioco crescono», il progetto a sostegno della genitorialità ideato dall’associazione Giovani Arco e finanziato dal Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, realizzato in collaborazione con il Comune di Arco, la Comunità Alto Garda e Ledro, la Provincia autonoma di Trento e l’Istituto comprensivo di Arco.
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