Turismo: pienone da sabato, ma a fine stagione il calo sarà del 50%

LAGO DI GARDA - Da sabato tutto esaurito in molti alberghi. Boom di turisti giovani e di italiani. Ma da settembre le presenze crolleranno. Alla fine ci si attende un calo del 50%, se non oltre, rispetto al 2019. L'analisi di Marco Girardi.

Code sulle strade, gente in spiaggia, alberghi pieni. In questi giorni attorno al Garda sembra di essere tornati alla normalità, come se non ci fosse alcuna emergenza sanitaria. E’ l’atteso boom della settimana di Ferragosto.

Ma come stanno andando realmente le cose? Che tipo di turismo si registra in questa strana estate all’insegna delle misure anti-contagio? Che prospettive ci sono per l’industria gardesana delle vacanze? Come andranno le cose nel 2021? Ne parliamo con Marco Girardi, direttore del Consorzio Garda Lombardia, l’ente che rappresenta il comparto turistico della riviera bresciana del lago.

Cominciamo dai dati sulla ripartenza. Quanti alberghi sono aperti?

«Attualmente – dice Girardi – sono chiusi soltanto il 10 per cento delle strutture ricettive. Un dato molto positivo per il nostro turismo. E anche, ovviamente, per molti  lavoratori che erano a casa o in cassa integrazione e che sono potuti tornare al lavoro».

Che previsioni per Ferragosto?

«Molto buone. Come sapevamo, la ripartenza vera per il turismo è iniziata il 15 luglio. E’ stata lenta, non abbiamo riempito subito gli alberghi, ma dai primi di agosto registriamo un’occupazione delle camere intorno all’80%. Sono dati reali. Prevediamo che da sabato 8 agosto arriveremo al 100%. Sarà, come sempre, un agosto da tutto esaurito».

Il turista tipo è cambiato? Che tendenze si registrano?

«C’è ovviamente un turismo di prossimità. Per la prima volta nella storia del Garda il turista italiano contende primato delle presenze al turista tedesco. Non era mai successo. Tantissimi sono naturalmente i lombardi, che stanno riscoprendo il loro lago. Ma si registrano arrivi anche da Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria e Piemonte».

Parliamo di stranieri. Chi c’è e chi non arriverà proprio?

«Il 90% dei turisti che arrivano oggi sul Garda lo fanno con mezzi propri. E’ quasi esclusivamente un turismo su ruote, moto e auto. Tra gli stranieri presenti anche quest’anno ci sono i clienti affezionati: tedeschi, svizzeri, olandesi, belgi e austriaci.  Sono invece completamente spariti russi, americani, turisti provenienti dai Paesi dell’Est come Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria. E ovviamente non si vedono gli inglesi. Mancano all’appello tutte quelle nazioni che arrivavano via aereo».

Turisti in spiaggia a Salò.

 

Giovani, anziani, famiglie… qual è il turista tipo dell’estate 2020?

«La grande sorpresa è stata l’aumento esponenziale di turismo giovane, sia straniero che italiano, e, di contro, il calo drastico del turismo over 60, che era un po’ la clientela tipo del lago di Garda. Gli anziani ovviamente sono quelli che hanno più timori rispetto al rischio di contagio e tendono a restare a casa, ascoltando gli inviti di molti governi nazionali, come quello tedesco, che ha invitato i cittadini a scelte autarchiche per le vacanze e a rimanere in patria».

Il Garda si riscopre lago per giovani. Cosa li attira?

«Le ciclabili, le possibilità di praticare molti tipi di sport e attività outdoor, il paesaggio e l’ambiente naturale.  Un esempio? Il dato è sorprendente: nei mesi di giugno e luglio 2019 la pista ciclopedonale a sbalzo di Limone sul Garda aveva registrato 70mila passaggi, mentre nello stesso periodo del 2020 i passaggi sono stati 100mila. E’ un segnale di cui tener conto».

Sport e che altro? Quali sono i temi vacanza che vanno per la maggiore?

«Sta andando molto bene il comparto dell’enogastronomia. I ristoranti lavorano. Del resto il 40% degli hotel che hanno riaperto lo hanno fatto solo come b&b, tenendo chiuse le cucine. Gli ospiti così vanno al ristorante. Stanno lavorando bene anche i bar. Soffre tremendamente, invece, il commercio. La gente non spende».

Parliamo di permanenza media: quanto dura la vacanza al tempo del Covid?

«Il dato è negativo. La permanenza media si è abbassata drasticamente. Se nel 2019 la durata media del soggiorno del turistica che arrivava sul Garda variava tra i 5 e i 6 giorni, quest’anno si è assestata attorno ai 2-3 giorni. La durata di un weekend, non di più».

 

Cosa ci aspetta per l’autunno?

«Le previsioni fino al 15-20 settembre sono buone, poi verrà a mancare il segmento del turismo senior, che da qualche anno faceva registrare grandi numeri, salvando la bassa stagione. Tutte agenzie che portavano sul Garda migliaia di pullman colmi di turisti dal 15 settembre alla fine ottobre hanno cancellato le prenotazioni. Questo è preoccupante. Con la riapertura delle scuole, poi, caleranno anche gli italiani».

Che bilancio possiamo fare questa stagione?

«Forse è andata meglio di quanto temevamo qualche mese fa, in piena emergenza. Alla fine credo che il calo delle presenze rispetto al 2019 sarà sicuramente del 50%, se non oltre. Al momento la grande incognita è l’autunno, periodo in cui località come Sirmione o Limone, ma anche la Valtenesi, lavoravano alla grande. ungo la riviera non c’era albergo che dal 15 settembre a fine ottobre non avesse pullman nel parcheggio e clienti nelle camere. Quest’anno i pullman non arriveranno e le camere resteranno vuote».

Guardiamo al 2021. Cosa ci si aspetta?

«Le grandi agenzie viaggi, anche inglesi, che quest’anno sono rimaste ferme hanno rinnovato i contratti con gli alberghi per 2021. Hanno chiesto gli stessi prezzi del 2019, ma la notizia è certamente positiva. In ogni caso bisognerà vedere come si evolve l’emergenza epidemiologica. Per bene che vada, comunque, anche il 2021 sarà un anno nel quale difficilmente riusciremo a raggiungere i livelli di presenze a cui eravamo abituati prima. Ci vorranno due o tre anni per la ripresa totale, sempre che, come detto, tutto vada bene sul fronte epidemiologico. Alla notizia di ogni focolaio arrivano disdette. Basta poco per far andare tutto a monte».

Incrociamo le dita.

Marco Girardi, direttore del Consorzio Garda Lombardia, alla partenza di una tappa della Gardasee Klassik.

 

 

 

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