Ciclabile a sbalzo di Limone, il Covid non ferma il boom

Bike hotel, piste ciclabili e percorsi ben segnalati, guide e pubblicazioni, e-bike rent, accompagnatori, negozi specializzati, tour guidati… Il Garda è un lago sempre più bike friendly.

La ripartenza spinge sui pedali. Se il rilancio del turismo al tempo del Covid non può prescindere da principi irrinunciabili come distanziamento, nessun assembramento, vita all’aria aperta, sostenibilità e corto raggio, allora il cicloturismo, dopo anni di ascesa nascosta, si candida a diventare elemento trainante della ripartenza. La bici diventa l’emblema di un nuovo stile di vita anti contagio.

La bici, insomma, può segnare la svolta verso quel tipo di turismo che tutti si augurano: lento, a basso impatto, diffuso sul territorio, in grado di coinvolgere le comunità per rafforzare un’economia sostenibile. Grazie anche agli sviluppi tecnologici del settore legati alla pedalata assistita. Le e-bike hanno infatti messo tutti sullo stesso piano, annullando le differenze. Il 20enne super allenato e il 60enne sedentario possono affrontare lo stesso tour. Nessun percorso è precluso, anche se le gambe non sono allenatissime.

A conferma del fatto che il turismo guarda sempre più alla vacanza sportiva, outdoor, salutare e sostenibile,  ecco il dato sorprendente che arriva dalla ciclopedonale a sbalzo di Limone sul Garda: nei mesi di giugno e luglio 2019 la pista aveva registrato 70mila passaggi, mentre nello stesso periodo del 2020 i passaggi sono stati 100mila.

E’ un segnale di cui le Amministrazioni dovrebbero tener conto. Magari rivedendo alcune priorità e concentrandosi sul completamento dell’anello ciclabile del Garda, oggi forse l’unica infrastruttura che davvero potrebbe garantire un salto di qualità al turismo gardesano. E nell’attesa della realizzazione dei tratti mancanti, sarebbe opportuno manutenere e promuovere la ciclabili già esistenti.