Salò, un’ordinanza per frenare il far west nautico
SALO' - Il sindaco Giampiero Cipani ha firmato un'ordinanza che dispone limiti di velocità più restrittivi per la navigazione a motore nel golfo. Si pensa ad un “canale di sicurezza”, una via d’acqua navigabile delimitata da boe e segnalata.
L’ordinanza n. 141 è stata firmata giovedì 13 agosto e dispone alcune regole da osservare durante la navigazione nel golfo di Salò nel periodo dal 14 agosto al 27 settembre 2020. Scarica qui l’ordinanza.
Il provvedimento stabilisce tra l’altro che all’interno del Golfo di Salò, nel tratto compreso tra la foce del torrente Barbarano e la Punta del Corno, fuori dalla fascia di protezione costiera fissata in 150 mt. dalla riva, in cui deve sempre essere osservata una velocità massima non superiore a tre nodi, la velocità massima delle unità di navigazione da diporto private è soggetta alla seguente limitazione: 15 nodi nelle ore diurne (anziché 20). Velocità confermata a 5 nodi nelle ore notturne.
L’ordinanza ricorda che «alle unità di navigazione da diporto private è consentito l’attraversamento della fascia di protezione costiera, fissata in 150 mt. dalla riva, ad una velocità non superiore a tre nodi per l’approdo e la partenza, purché la manovra sia effettuata perpendicolarmente alla costa, essendo in ogni caso vietata la navigazione parallela a quest’ultima all’interno della suddetta fascia».
Si fa inoltre presente che «entro i predetti limiti di velocità, la condotta delle unità di navigazione da diporto private dovrà comunque evitare che si crei moto ondoso od effetti di risucchio in grado di creare pericolo per la balneazione e danni alle altre unità nautiche in stazionamento o in navigazione, nonché alle opere idrauliche».
La soluzione? Un “canale di sicurezza”
Tutto ciò in attesa di definire nuove regole che prevedano che il transito delle unità di navigazione, in entrata o in uscita dal Golfo di Salò, debba avvenire utilizzando un apposito “canale di sicurezza”, consistente in una via d’acqua navigabile senza pericolo il cui percorso è delimitato da boe e segnalato da idonea segnaletica.
«In considerazione delle tempistiche necessarie per approntare il “canale di sicurezza” in rapporto al fatto che la stagione turistica è in fase avanzata», l’ordinanza fa presente che per il momento ci si limita a «regolamentare la velocità delle unità di navigazione private all’interno del Golfo di Salò e di rinviare ad un successivo Tavolo Tecnico gli occorrenti approfondimenti per l’istituzione di detta via d’acqua navigabile in sicurezza, con l’eventuale definizione dell’ambito applicativo e delle relative misure».
Di certo l’esigenza di nuove regole sulla navigazione a motore nel golfo è reclamata da molti. Soprattutto da chi pratica un utilizzo sportivo della acque salodiane, come il canottaggio, che a Salò vanta una tradizione consolidata. Ebbene, per 6 mesi all’anno, dalla Pentecoste a ottobre, è di fatto quasi impossibile remare nel golfo a causa di motoscafi che fanno ciò che vogliono, in barca ad ogni regola. non è esenta dalle critiche neppure Navigarda, i cui mezzi navigano “in deroga” al codice navale e, quindi, hanno la precedenza su qualsiasi altra imbarcazione, comprese le barche di canottaggio.
Vedremo se il canale di sicurezza potrà risolvere il problema, annoso e spinoso.
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