Maltempo: alla foce del Sarca contenimento detriti
ALTO GARDA - Passa la paura lungo il Fiume Sarca, che ieri è esondato in alcuni tratti fra Arco e la foce. Allo sbocco nel lago hanno funzionato le reti allestite dai Vigili del Fuoco di Riva per trattenere tonnellate di detriti e tronchi. Adige in piena, ma nessuna apertura del tunnel scolmatore.
Sono state stese già sabato sera alla foce del fiume Sarca le reti di contimento per il materiale che viene trasportato a causa del maltempo dal corso d’acqua.
L’operazione è stata fatta per evitare che il legname e i detriti portati possano costituire pericolo alla navigazione. Sono 600 metri lineari che stamane, infatti, risultano aver trattenuto molto materiale. L’operazione che ha impiegato diversi Vigili del Fuoco Volontari di Riva del Garda è stata coordinata dall’ispettore Vigili del Fuoco Volontari Alto Garda e Ledro Marco Menegatti.
“I Vigili del Fuoco Volontari di Arco – precisa l’ispettore – stanno invece monitoranto il corso del fiume in quanto lungo l’argine sono stati individuati punti sensibili dove l’acqua potrebbe esondare. Sacchi di sabbia e tutto ciò che serve sono pronti già sui luoghi sensibili. I monitoraggi continueranno finchè sarà necessario”
Tonnellate di materiale legnoso sono state trattenute dalle reti, evitando così enormi disagi alla navigazione e alla fruizione delle spiagge per le settimane avvenire.
Posted by Gianni Morandi on Sunday, 30 August 2020
Ieri sera il sindaco di arco Alessandro Betta scriveva: «Siamo al termine di una lunga giornata di interventi, possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo. Alle ore 12 di oggi, erano 40 i vigili in servizio per far fronte all’allerta arancione emanata ieri in tarda serata dalla Protezione civile, intervenuti con motopompe nelle zone limitrofe al fiume Sarca, il quale nel pomeriggio odierno ha raggiunto portate superiori persino a quelle vissute durante laTempesta Vaia di due anni fa, 600 i sacchi di sabbia posizionati nelle zone sensibili lungo gli argini del fiume Sarca per prevenire l’esondazione».
E ancora: «La situazione meteo attuale é stabile e le portate del fiume in calo, ma ci vorrà ancora del tempo prima di tornare alla normalità. Le ciclabili, delle quali in alcuni tratti la piena ha eroso gli argini, restano chiuse fino a nuova ordinanza del sindaco. Chiediamo quindi di non transitare nelle zone limitrofe agli argini del fiume e lungo le ciclabili fino a che la situazione non sarà tornata alla normalità».
Per quanto riguarda la galleria Adige-Garda, nella giornata di ieri sul lago si è temuto che potesse essere aperta per alleggerire la piena del fiume, con tutti i problemi che ne conseguono. Fino a ieri sera, comunque, non c’erano le condizioni e la necessità di aprire la galleria.
Il protocollo prevede che la galleria venga aperta al raggiungimento del livello di 5 metri a Trento, mentre ieri sera il fiume era attorno ai 4.70 metri.
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