Il Premio Loiacono. «Il maestro Saverio Loiacono (1924 – 2005) – spiega il maestro Gaetano Simone, ideatore del premio e direttore artistico all’evento – tornò dall’Argentina alla fine degli anni Ottanta. Barese di nascita però sudamericano di adozione scelse Polignano per tornare in Italia e recuperare le sue radici. Questo premio, che è nato tre anni fa, ha come suo obiettivo quello di omaggiare la sua memoria da parte mia, come suo allievo, da parte di tutti gli altri suoi allievi che si rispecchiano nella sua didattica e nella sua umanità e, ovviamente, anche da parte della sua famiglia che sostiene moralmente ma anche materialmente il premio. Ai concorrenti che hanno partecipato al Concorso è stato richiesto di presentare una propria composizione inedita, oltre all’esecuzione di un brano di Bach».
«Per questa edizione – aggiunge Gaetano Simone – tutto è avvenuto in via telematica. A decretare la vittoria del giovane Martino Olivero è stata la commissione tecnico scientifica composta dai maestri Gaetano Simone (direttore artistico), Vito Paternoster (violoncellista, compositore, docente presso Conservatorio “Piccinni” di Bari), Elena Cappelletti (violoncellista, vincitrice del Premio Loiacono 2019) e Domenico Turi (compositore, direttore artistico della Filarmonica Romana)».
Martino Olivero, nato in provincia di Torino nel 1992, si è diplomato a pieni voti con il mº Andrea Scacchi presso il Conservatorio “Ghedini” di Cuneo, in seguito ha conseguito la laurea di secondo livello al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino con il mº Massimo Macri.
Il giovane violoncellista ha vinto diversi premi, tra cui il concorso nazionale l’European Music Competition di Moncalieri, l’International Competition di Cortemilia, il concorso di musica da camera “Levrone Bottero” di Vicoforte e il concorso “Diapason d’oro” di Pordenone. Nel 2019 ha ottenuto la borsa di studio “Lyons Club” di Portogruaro come miglior allievo dei corsi di musica. Ha frequentato masterclass con Enrico Bronzi, Stefano Cerrato, Giovanni Gnocchi e Damiano Scarpa, Massimo Macri, Enrico Dindo, Trio di Parma e Trio Debussy.
Nel 2016 è stato selezionato dal conservatorio di Torino per suonare con Bruno Giuranna e partecipare a una produzione del Macbeth al Teatro Regio di Torino. Ha suonato come solista per diverse associazioni e festival, ha collaborato anche con svariate orchestre, tra cui l’orchestra Giovanile italiana, l’orchestra sinfonica di Torino e l’orchestra sinfonica San Remo (occasionalmente in veste di spalla). Nel 2018 è risultato idoneo per il praktikant presso l’orchestra del Teatro di Branderburgo sulla Havel. Domenica 13 Settembre, ore 10.45, ingresso libero contingentato nel rispetto dei protocolli sanitari in vigore