Depurazione, la cabina di regia rimandata al 22 settembre
LAGO DI GARDA - La videoconferenza della cabina di regia sul progetto del nuovo sistema di depurazione del Garda, annunciata per martedì 15, è rimandata al 22 settembre.
Rimandata di una settimana la videoconferenza della “cabina di regia” sul progetto depurazione, formata dai firmatari dell’accordo di programma sottoscritto nel 2017 per promuovere il progetto, cioè Ministero dell’Ambiente, Regioni, Ato Brescia, Ato Verona e Ats Garda Ambiente in rappresentanza dei sindaci del lago.
L’incontro in programma martedì 15 è stato rimandato a martedì 22 settembre per “sopraggiunti impegni del direttore generale del ministero”.
Ricordiamo che il progetto in discussione prevede per la riviera bresciana, a fronte della dismissione della sublacuale Maderno-Torri, la realizzazione di un nuovo sistema di collettamento e di due depuratori a Gavardo e Montichiari per i comuni lombardi (tranne Desenzano e Sirmione che continueranno ad avvalersi del depuratore di Peschiera), con il fiume Chiese come corpo recettore delle acque depurate.
Al ministro Sergio Costa i gardesani hanno già chiesto una «assunzione di responsabilità per scongiurare il rischio di un disastro ecologico». I sindaci del lago «ribadiscono l’urgenza di una non più differibile decisione e ritengono che, essendo ogni aspetto tecnico già lungamente e attentamente valutato e ponderato, sia ora necessaria e improcrastinabile una assunzione di responsabilità da parte dei soggetti decisori».
Su posizioni diverse i sindaci di 40 Comuni dell’asta del Chiese, che chiedono «che l’ipotesi di utilizzare il Chiese come recettore delle acque depurate delle fognature dei Comuni del Garda venga accantonata. Riteniamo – dicono i sindaci della Valsabbia – che, alla luce degli studi dei tecnici, l’adeguamento del depuratore di Peschiera costituisca la soluzione migliore dal punto di vista ambientale».
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