ATS di Brescia si attivata in seguito a segnalazioni relative alla moria massiva di api in territori al confine tra le province di Brescia e Cremona, in particolare nei Comuni di Villachiara, Quinzano, Borgo San Giacomo nonché in alcuni apiari a San Gervasio Bresciano e Desenzano del Garda, verificatesi nel periodo 8-14 agosto scorso.
La tutela delle api è importante sia per la capacità produttiva di miele e di altri prodotti dell’alveare, sia per assicurare l’azione di impollinazione delle colture agricole e delle specie vegetali entomofile e pertanto l’equilibrio dell’ecosistema.
«Diverse – fa sapere Ats – possono essere le cause di avversità nelle api tra le quali l’azione acuta o cronica di alcuni fitofarmaci che possono determinare mortalità o disorientamento che impediscono il ritorno delle bottinatrici con spopolamento dell’arnia.
Per approfondire la causa degli episodi segnalati sono iniziati da subito i sopralluoghi da parte del personale veterinario e dei tecnici della prevenzione del gruppo Fitosanitari dai quali è emersa una diminuzione importante (tra il 60% e l’80%) delle famiglie di api e ha campionato, polline da favo e miele per la ricerca di eventuali molecole responsabili dell’avvelenamento.
Gli accertamenti ispettivi sulle attività agricole poste in prossimità degli apiari colpiti da morie e i controlli mirati presso gli utilizzatori professionali interessati hanno permesso di individuare i prodotti fitosanitari impiegati, in particolare nel trattamento del mais, per poter indirizzare le ricerche analitiche.
Gli esami, effettuati presso il laboratorio chimico dell’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna, hanno evidenziato la presenza in quantitativi significativi nelle api morte e in minor quantità in polline e miele dei principi attivi di un fitosanitario specifico utilizzato sul mais.
Il prodotto in questione è regolarmente autorizzato come insetticida per l’utilizzo professionale con alcune specifiche restrizioni d’uso previste in etichetta ai fini di tutelare api e insetti impollinatori in quanto un uso improprio potrebbe determinare morie degli stessi.
Sono ancora oggi in corso accertamenti – conclude Ats – sui responsabili dei trattamenti e, laddove fossero evidenziate non conformità, verranno adottati i dovuti provvedimenti di legge che prevedono tra l’altro l’emanazione di sanzioni amministrative».